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Cronaca

Bufera Rsa, Rossi: "Gestione da rivedere, i privati hanno fallito"

Molti anziani morti anche in Toscana per coronavirus, il governatore: "Inadeguati"

"Sulla gestione delle Rsa per anziani occorre ridiscutere il modello organizzativo e di funzionamento". Lo ha scritto il governatore Enrico Rossi su Facebook intervenendo sulle polemiche delle strutture, ormai da giorni nell'occhio del ciclone dell'emergenza coronavirus.

Una bufera esplosa in Lombardia ma che non ha lasciato certo indenne la Toscana. Sarebbero 170, secondo una cifra diffusa oggi da La Repubblica, i decessi di anziani di Rsa nella nosra regione.

"Purtroppo anche qui a fallire è stato soprattutto il privato e gli istituti, scollegati dal servizio sanitario pubblico, che sugli aspetti sanitari si sono dimostrati troppe volte sostanzialmente inadeguati", ha aggiunto Rossi.

"Io penso che la sanità pubblica - ha spiegato - deve riprendere a gestire direttamente una parte importante delle Rsa per alzare il livello dell’assistenza sanitaria e per pensare e attuare nuovi e più evoluti metodi di cura di tanti anziani fragili e molto ammalati. Il privato quindi a mio parere non deve essere estromesso ma ridimensionato e integrato stabilendo più elevati livelli di accreditamento e di vigilanza".

"Un gestore di rsa in Toscana mi ha carinamente risposto che sono idee da comunisti del 48. - ha proseguito Rossi - Io non so cosa pensassero sulle rsa i comunisti nel 1948 ma è certo che dettero un grande contributo di idee e di iniziative alla ripresa del Paese.
Quindi ringrazio l’amico gestore. Hai ragione: bisogna ripartire dalle idee fondamentali delle grandi correnti politiche che garantirono nel dopoguerra la ricostruzione del Paese e scrissero la Costituzione, alla quale i comunisti con le loro idee dettero un contributo decisivo.
Quindi, caro amico, grazie per il complimento".

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