Rom: l'iniziativa alla Casa del popolo scatena la polemica

"Sono rimasto basito ed indignato nell'apprendere che giovedì 19 luglio presso la Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia sia stata organizzata una cena a sostegno dei rom locali con tanto di successivo dibattito e richieste come quella di favorire un rapido inserimento abitativo, lavorativo e sociale di coloro che risiedono nella famigerata area del Poderaccio". Lo afferma in una nota il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti commentando l'iniziativa 'Per una civile convivenza' organizzata dalla Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia. Alle ore 20, si legge sul manifesto, è prevista una "cena rom" a offerta libera. Poi le testimonianza di quanti sono arrivati in Italia partendo dalla Macedonia, dal Kosovo e dalla Bosnia. "Insieme - sottolineano gli organizzatori - chiediamo un impegno forte e immediato del Comune e della Regione Toscana per il superamento in positivo del campo di Poderaccio, con il pieno inserimento abitativo, lavorativo, sociale di coloro che vi risiedono".

Per l'esponente del Carroccio si tratta di un evento "totalmente fuori luogo e intempestivo, considerando anche il recente tragico episodio in cui, per mano proprio di persone rom, è morto un giovane fiorentino. Era molto meglio promuovere un incontro a favore, magari, dei tanti anziani soli, che d'estate, forse, lo sono anche di più". E conclude "bene, cari organizzatori, andate a parlare di questa tematica con i familiari del povero Duccio Dini e vediamo cosa ne pensano".

Serena Spinelli, capogruppo in consiglio regionale per Articolo 1 - Mdp, replica alle dichiarazioni di Alberti. "L'iniziativa di giovedì sera è organizzata dalla comunità rom del quartiere 4 insieme a Rete Antirazzista, coordinamento 'Basta morti nel Mediterraneo', Arci Firenze e la Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia. Accostarla alla morte di Duccio Dini è disdicevole - aggiunge Spinelli -. Nessuno utilizzi la sofferenza di questa famiglia per portare avanti battaglie politiche di parte".