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Cronaca Centro Storico / Via Luigi Carlo Farini

Un ristorante ebraico a Firenze

Il ristorante, sotto la supervisione del Rabbino capo di Firenze Rav Joseph Levi, prepara piatti casher secondo la tradizione ebraica

Il ristorante Ruth’s in via Luigi Carlo Farini è aperto dalla domenica al giovedì per pranzo da 12.30 fino alle 14.30 e per cena dalle 19.30 alle 22. Il venerdì e il sabato invece, rispettivamente per pranzo e per cena, l’apertura è limitata al pubblico.

E’ disponibile anche il servizio take away. Organizzano rinfreschi per Kiddushim,per Bat-mitzva, matrimoni, feste di laurea e altro. Servizio catering per congressi,matrimoni, riunioni, e molto altro.

Nel menù si può scegliere dalla pasta al pomodoro, alla pizza ai quattro formaggi, dal pesce alla torta al cioccolato.

Durante lo shabbat, la festa del riposo, che è osservata ogni sabato dal tramonto del venerdì, e delle feste ebraiche è necessaria la prenotazione.

Il costo per mangiare al ristorante va dai 15 ai 25 euro, il menù è vegetariano, la cucina di carne è da concordare con i proprietari.

Ogni pietanza è cucina nel rispetto della tradizione ebraica ed è sotto la supervisione del Rabbino capo di Firenze Rav Joseph Levi. Offrono un’ampia scelta di vini casher.

Il cibo casher oltre a garantire i requisiti fondamentali necessari ai principi religiosi dell’ebraismo ha un livello di controllo qualitativo superiore. Nella Torah gli animali vengono classificati in vari gruppi: quadrupedi, acquatici, volatili… e vengono distinti in ogni gruppo le specie permesse e quelle proibite.

Dei quadrupedi possono essere mangiati ad esempio il bue, il bufalo, il bisonte americano, la capra, gli ovini. Maiali, conigli, equini e tilopodi (cammelli, lama) sono proibiti. Non possono mangiare poi tutti i tipi di molluschi e crostacei, mammiferi marini, gli insetti, ma anche le rane. Possono invece consumare solo i pesci che hanno le pinne e le squame.

Tutti gli animali devono essere uccisi in un modo particolare la shechitah: la trachea e l’esofago dell’animale devono essere tagliati con una lama molto affilata. L’obiettivo è ottenere una morte rapidissima e indolore per l’animale e contemporaneamente un rapido e abbondante dissanguamento.

Il consumo di sangue, infatti, è un’altra proibizione fondamentale della legge ebraica, che prevede molte altre limitazioni (tra cui il divieto di mangiare alcune parti specifiche dell’animale e il divieto di associare latte e derivati con la carne).

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