Rischiano di scomparire anche le cinque sale del Cinema Fulgor

Nel  1993 c’erano ben 29 sale in più a Firenze, undici sono state perse negli dieci mesi; più di una ogni trenta giorni. Non finisce qui. Il rischio di abbassare la saracinesca e non alzarla più rimane per le cinque sale del cinema Fulgor.
 Il quadro è stato dipinto ieri da alcuni rappresentanti di Arci Firenze, Cgil lavoratori comunicazione e spettacolo, Legambiente Toscana e Libera. Per le quattro associazioni "se dovesse chiudere anche il Fulgor la desertificazione di offerta culturale nel centro di Firenze sarebbe completa. Rimarrebbe, infatti, solo l'Odeon, che é comunque un sito particolare perché finanziato da fondi pubblici per svolgere la propria funzione di Casa del cinema".

Il  fulcro su cui ruota la questione è il diffondersi dei multiplex come quello in costruzione a Novoli, oltre a quelli esistenti. Il quartetto di associazioni sottolinea "nel contempo, assistiamo ad un proliferare di multiplex sul territorio metropolitano". Sono stati infatti ricordati: Warner Village (11 schermi), Vis Pathé (16 schermi), Omnia Center di San Giusto a Prato (16 schermi), Space Cinema a Novoli (che dovrebbe dotarsi di 9 schermi). Per i rappresentanti di Arci, Cgil, Legambiente e Libera "c'é un'ecatombe di offerta culturale" e una "concentrazione mostruosa di offerta commerciale incardinata a modelli mordi e fuggi poco rispettosi della nostra tradizione".

 Le quattro associazioni, inoltre, dopo aver evidenziato che "vista la desertificazione di esercizi in atto, 37 tra film e documentari nazionale e internazionale negli ultimi mesi non sono riusciti neanche ad essere distribuiti a Firenze", hanno invitato il sindaco Matteo Renzi e il vicesindaco Dario Nardella "a rispolverare la vecchia idea di un 'Piano comunale per il cinema cittadino' per rilanciare la settima arte a Firenze".