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Cronaca

Rinviato a giudizio l'ex direttore dell’ente post-universitario Sum

Il gup ha rinviato a giudizio l'ex direttore dell'Istituto Scienze Umane. Nel mirino le spese fatte dall'ente post-universitario e le assunzioni facilitate di parenti

Ieri si è tenuta l’udienza preliminare riguardo l’indagine conclusa il settembre scorso nell’ambito degli enti post-universitari. Il gup Anna Favi ha rinviato a giudizio il professor A.S., insigne giurista, fondatore ed ex direttore dell’Istituto Scienze Umane (Sum). Con lui 'alla sbarra' altri indagati: i due direttori amministrativi del Sum, L.B. (nel 2007) e A.C. (nel 2008), più D.S., dirigente amministrativo dell'Istituto di studi umanistici-consorzio interuniversitario di Scienze umane (2002-2007) da cui originò il Sum. A processo anche M.G. G., titolare di un'agenzia di viaggi. Sotto accusa la gestione dell’ente universitario in merito a spese “pazze”, viaggi, regali e cene oltre ad assunzioni facilitate di parenti e  amici.  

Gli imputati sono accusati a vario titolo di peculato, abuso d'ufficio, truffa aggravata e favoreggiamento, reati ipotizzati dalla procura di Firenze per irregolarità che la guardia di finanza ha individuato esaminando 1.500 documenti contabili, soprattutto rimborsi su spese di vario tipo. Il giudice Favi ha invece prosciolto da tutte le accuse il professor M.C., celebre latinista, attuale direttore del Sum, e l'ex direttore amministrativo dell'Università di Firenze e poi, nel 2006, dello stesso Sum, M.O.. Trentasette i capi d'imputazione formulati dal pm Giulio Monferini nell'inchiesta. Tra gli imputati, il professor S. dovrà rispondere di peculato, abuso d'ufficio e truffa. Cadute invece le accuse di peculato e favoreggiamento per L.B., direttore amministrativo del Sum nel 2007, che é stato rinviato a giudizio per due presunti episodi di abuso d'ufficio. A.C. risponderà di abuso d'ufficio e peculato, ma non di favoreggiamento. D.S., responsabile della ragioneria del Consorzio interuniversitario, prima che diventasse Sum, è accusata di peculato ed abuso d'ufficio in concorso con il professor S.. Infine, la titolare dell'agenzia di viaggi è accusata di truffa e favoreggiamento personale e reale a vantaggio del professor S. in merito ai rimborsi ottenuti per viaggi che gli inquirenti non ritengono compatibili con l'attività del Sum.
 
 

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