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Cronaca

Rinvio a giudizio per i vertici Argo

Vini rari e oro tutto pagato con i soldi dell'azienda, le accuse sono di falsificazione di bilancio, appropriazione indebita e false comunicazioni sociali, in 5 rinviati a giudizio

Sono 5 i rinvii a giudizio per i vertici dell'istituto di vigilanza Argo. L'accusa verso i dirigenti è che usando le carte di credito e i bancomat aziendali acquistassero per se stessi vini d'annata, orologi, antiquariato e anche benzina, creando cosi' un danno patrimoniale alla ditta.

DANNO  - L'ammontare delle spese contestate si aggira intorno ai 400/500 mila euro per ogni anno, dal 2003 al 2005.

Secondo quanto ricostruito dalla procura di Firenze, alcuni amministratori dell'istituto, grazie alla complicita' dei sindaci revisori, avrebbero 'distratto' i fondi della societa' ''mediante l'emissione o l'utilizzo di fatture a carico di Argo per spese prettamente personali'' - fra queste l'installazione dell'allarme alla villa della moglie di un imputato - o ''per operazioni inesistenti'', il tutto ''mediante la sistematica falsificazione dei bilanci''.

ACCUSE – Le accuse sono falsificazione di bilancio, appropriazione indebita e false comunicazioni sociali.

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