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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Rinviato lo sciopero di lunedì 27 novembre

Nuovo braccio di ferro, questa volta tra il ministro dei trasporti Salvini e i sindacati di base: cambia la data dello sciopero

"A seguito dell’ordinanza di precettazione del Ministero dei Trasporti, i sindacati di base hanno deciso di spostare al prossimo 15 dicembre lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico inizialmente indetto per la giornata di lunedì 27 novembre". Lo rende noto, tra gli altri, Gest, la società che gestisce il servizio della tramvia a Firenze. Pertanto il servizio della tramvia - come gli altri settori che erano coinvolti nello sciopero - sarà regolare nella giornata di lunedì 27 novembre 2023.

Lo sciopero era stato indetto da Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, SGB e A.d.l.Cobas per le seguenti motivazioni, come riportate da Gest:

Aumento salariale di 300 euro,
Riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti,
Adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di TPL,
Blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il TPL. 

Nel rinviare lo sciopero fel trasporto pubblico al 15 dicembre, i sindacati sottolineano che "la precettazione da parte del ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del Tpl di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini".

Sciopero mezzi pubblici: cosa cambia dopo la precettazione di Salvini

Il vicepremier e ministro Salvini aveva firmato ieri la lettera di precettazione per ridurre lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto lunedì 27 novembre dalle annunciate 24 ore a quattro, dalle ore 9 alle ore 13.

"Salvini tiene a precisare che il diritto allo sciopero è sacrosanto e ha auspicato un sempre maggior coinvolgimento di tutte le realtà sindacali da parte delle aziende con l’obiettivo di risolvere i contenziosi. Allo stesso tempo, però, il titolare del Mit è altresì determinato a ridurre al massimo i disagi per i cittadini, anche alla luce di agitazioni che ormai sono diventate molto frequenti, e che colpiscono con particolare insistenza il settore dei trasporti. Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell’ultimo giorno prima del weekend o all’inizio della settimana lavorativa", spiega il ministero in una nota.

Braccio di ferro con i sindacati di base

Dopo Cgil e Uil, questa volta il braccio di ferro è con i sindacati di base (Usb, Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas e Al Cobas Sgb). Sigle che vanno allo scontro frontale contro "un governo che vuole imporre la limitazione di un diritto costituzionale già fin troppo penalizzato da leggi e normative che si sono susseguite fin dagli anni '90 con tanto di benestare di Cgil Cisl Uil".

Ieri il segretario nazionale della Cub Trasporti, Antonio Amoroso, definiva la precettazione "un atto gravissimo per uno sciopero indetto nel rispetto delle regole", ma già dalla serata il sindacato non escludeva la possibilità di "riprogrammare l'astensione a un'altra data avviando una campagna per sensibilizzare il Paese rispetto al grave attacco ai diritti democratici".  I sindacati chiedono aumenti salariali dignitosi, migliori condizioni di lavoro, tutela di salute e sicurezza per i lavoratori del trasporto pubblico.

Sciopero 15 dicembre 2023 mezzi pubblici: la nota dei sindacati

"Le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l'intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all'esercizio di un diritto costituzionale. Va sottolineato come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l'effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del Tpl del 27 novembre 2023", si legge ancora nella nota dei sindacati autonomi.

"Le Associazioni Datoriali, Astra, Anav e Agens, le quali invece continuano a tagliare linee e servizi, a contestare i delegati che chiedono il rispetto di norme sulla sicurezza e a tagliare i salari ai lavoratori e lavoratrici, oltre a rifiutare qualsiasi confronto" si legge nella nota "ringraziano il ministro che lancia la sua personale campagna elettorale mettendosi al loro servizio". E ancora "non va mai dimenticato che tutta questa prova muscolare viene garantita dalle esose multe pecuniarie che gravano su ogni lavoratore o lavoratrice che non obbedirebbero all'ordinanza del Ministro".

"E' oramai evidente che il problema è diventato politico: accettare la riduzione imposta nell'ordinanza sarebbe a nostro avviso come fare proprio che un Ministro consideri il diritto di sciopero alla stregua di una propria concessione ai sindacati, tanto da considerarne eccessiva la durata di 24 ore. Per questo motivo, le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno deciso unitariamente di rifiutare la riduzione e di spostare lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto pubblico locale al 15 dicembre prossimo, sfidando il Ministro Salvini sul terreno dei diritti costituzionali, oltre che nel merito delle questioni poste dalle istanze dei lavoratori, ignorate dalle controparti datoriali e dal responsabile del dicastero dei trasporti" si legge nella nota di Adl Cobas - Cobas Lavoro Privato SGB - CUB Trasporti - Usb Lavoro Privato.

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