Banca Etruria: Rignano si sveglia con gli striscioni delle vittime | FOTO
Protesta delle vittime del Salvabanche. Giorgianni: "La più grande rapina della storia"
"Le 4 banchette sono qui...saremo la rovina del Pd", "Il sindaco saluta Renzi...ciaoneee", "L'arbitrato mettetevelo nel c...", "Massoni", 'Banca Etruria e Consip mafiosi". Sono alcuni degli slogan scritti sugli striscioni appesi nella notte e visti stamani a Rignano sull'Arno, paese natale di Matteo Renzi, dagli attivisti dell'Associazione vittime del Salvabanche, che dal 22 novembre 2015, data di approvazione del provvedimento, protestano rivendicando i propri diritti di risparmiatori.
"Qui siamo di fronte alla più grande rapina legalizzata della storia del risparmio italiano, con la compiacenza dell'ex Governo (e di quello attuale, che è praticamente lo stesso) - sottolinea su Facebook la Presidente dell'Associazione, Letizia Giorgianni - che non contento firma un decreto per depredare definitivamente questi risparmiatori e cercare di mettere in salvezza banche e banchieri".
Secondo il bilancio dell'Associazione, "6.500 domande di cittadini rimborsati all'80 per cento (su importi di piccolo taglio, come ci fanno sapere dal Fondo erogatore del rimborso ) a fronte di 130mila risparmiatori truffati non possono certo bastare a dare una benché minima apparenza di giustizia, alla vigilia poi di un arbitrato uscito con più di un anno di ritardo e che mostra già diverse criticità a sfavore degli ammessi. E' evidente - sottolinea Giorgianni - che il governo stia attuando una battaglia all'ultimo spicciolo per lasciare quanti più risparmiatori appartenenti alle 4 banche poste in risoluzione esclusi da ogni forma di ristoro".
Intanto oggi in Parlamento è stato approvato il provvedimento che istituisce la Commissione d'inchiesta sulle banche, mentre ieri Federconsumatori e Confconsumatori hanno annunciato che chiederanno di costituirsi parte civile durante l'udienza per il filone di inchiesta relativo alla bancarotta Banca Etruria.