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Cronaca

Reddito di cittadinanza, la Toscana fa ricorso alla Consulta contro i navigator

L'assessore Grieco: "Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato"

Un ricorso alla Corte costituzionale affinché valuti la decisione del Governo sulle graduatorie dei concorsi e l'attivazione di un concorso per reclutare il personale dei centri per l'impiego collegato al varo del reddito di cittadinanza - i cosiddetti 'navigator' - secondo le procedure previste dalla Costituzione. 

Questo è quanto deciso dalla giunta regionale toscana nella seduta di oggi, sulla base di una comunicazione portata dall'assessore al lavoro Cristina Grieco, coordinatrice anche della IX Commissione della Conferenza delle Regioni dedicata proprio a formazione e lavoro.

"È singolare che il Governo da una parte spinga all'autonomia regionale e dall'altra invece voglia accentrare in malo modo funzioni che la Costituzione indica come concorrenti, prevedendo così una leale collaborazione tra Stato e Regioni", sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, insieme all'assessore Grieco. "In ogni caso per noi il discorso è chiaro, in Toscana non ci saranno 'navigator' presi come precari e assunti senza le procedure concorsuali previste dalla stessa Costituzione. Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato".

Il ricorso deciso dalla giunta regionale riguarda quella che Rossi è Grieco considerano "una norma improvvidamente inserita nella legge di bilancio che inibisce l'utilizzo delle graduatorie per un numero di posti superiore a quello messo a concorso".

"Siamo convinti di avere ragione - spiegano presidente e assessore - perché si calpestano i diritti di cittadini e lavoratori che hanno partecipato ai concorsi e sono stati giudicati idonei dalle commissioni, obbligandoli a ripetere prove per cui già erano stati positivamente giudicati. È una norma vessatoria, che - cosa da non sottovalutare - si tradurrà anche in un aumento dei costi per la pubblica amministrazione".

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