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Cronaca

Processo anarchici, la difesa: "Assolveteli tutti non sono terroristi"

La difesa nel processo contro 19 anarchici ha chiesto l'assoluzione per i reati contestati. Negato che si odano spari di pistola in quattro intercettazioni

Ieri è stato il giorno della difesa nel processo davanti alla Corte d’Assise di Firenze, replicando alle richieste di condanna fatte dal pm per associazione a finalità terroristica, fino a un massimo 8 anni e quattro mesi, in cui 19 anarchici sono accusati di una serie di episodi avvenuti, dall'ottobre 2005 ad oggi, come minacce, danneggiamenti e occupazioni. “Assolvere tutti, per tutti i reati contestati: non sono terroristi – ha spiegato la difesa”.

I diciannove sono accusati anche di aver scritto sui alcuni muri della città la frase 'Cioni ti odia' contro l'ex 'assessore-sceriffo' Graziano Cioni. Secondo il difensore, avvocato Sauro Poli, "il terrorismo è un'altra cosa e dal processo non è emerso nulla che possa configurare la finalità eversiva". Tra le accuse, il difensore ha respinto quelle per cui, secondo il pm, i 19 anarchici hanno una sede - presso l'ex manicomio di San Salvi - e un programma politico-eversivo: la sede, ha sostenuto il legale, è un luogo di ritrovo in uno stabile abbandonato e non la base di un gruppo eversivo, mentre il programma leggibile su volantini e manifesti "é ripreso da produzioni di area anarchica e non è indice della predisposizione autonoma di un programma specifico" del gruppo anarchico fiorentino.

SEGGI - Respinta anche l'accusa di aver voluto turbare i seggi elettorali, rispetto alla scritta 'Coglione non votare' comparsa in tre luoghi a Firenze dove il 14 ottobre 2007 si svolgevano le primarie del Pd per eleggere il primo segretario tra Rosy Bindi e Walter Veltroni. La difesa ha anche negato che si odano spari di pistola in quattro intercettazioni, dove secondo la Digos e alcune perizie si sente un rumore molto simile ad uno scarrellamento di un'arma.  

 

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