rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Richiedenti asilo, via al progetto ‘Accogliamo sorrisi’: i migranti diventano giardinieri e contadini

Al lavoro come volontari presso la cooperativa sociale Fontenuova

Giovani richiedenti asilo impegnati come volontari nella coltivazione di alberi da frutto e piante officinali come lavanda, salvia e rosmarino, ma anche nella potatura degli olivi e nel taglio delle erbacce: sono alcune delle attività che vengono svolte da otto giovani profughi coinvolti nel progetto ‘Accogliamo sorrisi’, avviato a gennaio dalla cooperativa sociale Fontenuova, che ha sede in via Benedetto Fortini 143, in zona Firenze sud.

I ragazzi sono ospitati in tre strutture di accoglienza (due a Firenze e una a Bagno a Ripoli) gestite dalle cooperative Cenacolo e Cristoforo. ‘Accogliamo sorrisi’ per il momento coinvolge complessivamente otto richiedenti asilo, divisi in due gruppi di quattro, il primo gruppo ha iniziato a gennaio nei giorni di mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30. Ogni persona coinvolta partecipa per sei mesi al progetto come volontario due volte a settimana per tre ore.

I ragazzi fanno da ‘supporto’ all’attività agricola che viene svolta quotidianamente dagli utenti del Centro diurno, frequentato da persone portatrici di handicap psicofisici e tutte le operazioni si svolgono sotto la supervisione di un educatore e con l’aiuto di altri volontari che frequentano Fontenuova.

Numerose le mansioni svolte: dalla cura e dalla potatura di rose e alberi da frutto, alla preparazione del terreno per coltivazioni, passando per l’annaffiatura e la semina dei campi fino alla coltivazione, raccolta  e preparazione della lavanda per la sua distillazione.

Con il progetto ‘Accogliamo Sorrisi’ è iniziato un percorso per un’accoglienza consapevole dei profughi che durerà fino al 17 di giugno, data in cui si svolgerà l’annuale festa della lavanda.

La cooperativa sociale Fontenuova gestisce vari servizi come il Centro diurno, che accoglie 12 persone portatori di handicap psicofisici che si occupano di tessitura a telaio manuale, coltivazione e lavorazione di erbe officinali, rose, alberi da frutto, olivi, coltivazione di un orto biologico, preparazione comunitaria dei pasti e acquisto dei generi alimentari, organizzazione di feste ed eventi sociali e culturali della cooperativa; l’autonomia abitativa, che è un gruppo appartamento formato da 3/4 persone con disagi psichici, che vivono in una realtà a dimensione familiare, dove sono sostenuti per sviluppare capacità di vita autonoma attraverso la responsabilizzazione nella gestione della casa, del lavoro e nell’organizzazione del tempo libero.

Il progetto dell’autonomia abitativa prevede il coinvolgimento di alcuni volontari che partecipano settimanalmente alle attività di socializzazione e all’interno dell’abitazione abitano uno o due volontari che stimolano relazioni positive e comunicazione tra gli ospiti ed il contesto sociale; e infine il progetto degli orti sociali biologici (in collaborazione con il Quartiere 3): all’interno dell’oliveta sono stati ricavati piccoli appezzamenti di terreno, che vengono assegnati a volontari che offrono anche la loro collaborazione per la gestione dell’orto biologico destinato al Centro diurno della cooperativa stessa.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Richiedenti asilo, via al progetto ‘Accogliamo sorrisi’: i migranti diventano giardinieri e contadini

FirenzeToday è in caricamento