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Cronaca

Fase 2 e riaperture, anche Nardella contro Rossi: "Regione dia risposte chiare"

Il presidente della Regione ha parlato di aperture a scaglioni ma a pochi giorni dal 18 maggio ancora non si conoscono i dettagli

A pochi giorni, a poche ore si può dire, dal 18 maggio, ancora non ci sono dettagli sulle riaperture di negozi, bar, ristoranti e parrucchieri.

Ieri il presidente della Regione Enrico Rossi ha annunciato una ripartenza a tappe, nell'arco di una settimana tra le varie attività, e non tutte insieme, per attutire il rischio della ripartenza del contagio.

Nelle prossime ore, forse già questo pomeriggio (venerdì) potrebbero arrivare indicazioni più precise, che però ancora non ci sono, con lo stesso presidente che afferma di aspettare risposte dal governo nazionale. Del resto al momento (13:30 di venerdì) il 'decreto rilancio' non risulta ancora pubblicato.

Ed anche il sindaco di Firenze Dario Nardella questa mattina con un post su Facebook ha chiesto alla Regione (quindi di fatto a Rossi) risposte chiare.

"Il 18 maggio chi apre? A Firenze siamo in una condizione di relativa sicurezza, ieri solo due contagi. Per questo abbiamo bisogno di risposte chiare dalla Regione Toscana sulla riapertura. Per scongiurare la crisi economica e sociale, per aiutare cittadini e imprese a ripartire", ha scritto Nardella.

"Ancora non ho ben capito quale sia l'ipotesi di calendario della Regione Toscana: dieci giorni fa Rossi ha scritto al presidente Conte per riaprire l'11 maggio, poi si è parlato del 18. Ora la Regione vorrebbe ritardare un po'. Aspettiamo delle indicazioni chiare che siano soprattutto protese ad aiutare i cittadini, le famiglie e le imprese a ripartire", ha ripetuto Nardella a margine della cerimonia di consegna di un'ambulanza donata dalla Fondazione Robert F. Kennedy alla Croce Rossa di Firenze.

"Le imprese hanno bisogno, necessità di ripartire. Ovviamente bisogna avere la massima attenzione per la situazione epidemiologica e sanitaria, però bisogna anche guardare territorio per territorio: ieri (govedì, ndr) a Firenze, nel Comune, abbiamo avuto solo due contagi in più e sono passati 14 giorni dal primo maggio, ovvero la data dalla quale l'ordinanza regionale ha previsto la possibilità di uscire per fare le passeggiate".

Quindi, prosegue Nardella "credo che dal punto di vista dell'evidenza epidemiologica siamo in situazione di relativa sicurezza per riprendere le attività, ora la crisi economica e sociale è la cosa più grave e importante che abbiamo di fronte". Di aperture differenziate, tenendo conto delle varie realtà e dei contesti sanitari ed epidemiologici, ha del resto parlato spesso lo stesso Rossi.

All'attacco, dal fronte politico opposto, anche il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Francesco Torselli: “L’atteggiamento di Rossi è imbarazzante. I commercianti, gli artigiani e gli ambulanti della Toscana hanno già pagato caro il lockdown e a meno di 48 ore lavorative dalla ipotetica riapertura - attacca Torselli -, i nostri commercianti non sanno ancora se e come potranno lavorare lunedì mattina".

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