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Cronaca Prato

Arte, riapre il Centro Pecci di Prato

Riaprirà il 16 ottobre a Prato il Centro Pecci per l'arte contemporanea, chiuso per riqualificazione dal 2013

Riaprirà il 16 ottobre a Prato il Centro Pecci per l'arte contemporanea, chiuso per riqualificazione dal 2013. La riapertura inizierà con la mostra "La fine del mondo" curata dal direttore Fabio Cavallucci, e dedicata alle inquietudini del nostro tempo, che avrà un prologo dal 16 settembre in poi presso ambienti come il Museo delle Scienze planetarie di Prato, la Biblioteca nazionale di Firenze, e il Museo della Specola.

All’inizio degli anni Duemila il Centro Pecci ha deciso di raddoppiare la superficie espositiva e, allo stesso tempo, di ristrutturare l’edificio originario di Gamberini, che ormai presentava alcuni aspetti critici e obsoleti. I lavori di ampliamento, sono iniziati nel 2006 e sono stati incentrati sulla costruzione di una nuova ala dal forte impatto architettonico, collegata alla sede originaria, di cui nel frattempo sono stati riqualificati e potenziati funzioni e servizi.

ll complesso, a conclusione dei lavori, si estenderà su una superficie di quasi 10.000 metri quadrati, e oltre agli spazi espositivi ospiterà un archivio e una biblioteca specializzata, che conta un patrimonio di oltre 50.000 volumi, un teatro all’aperto da 1.000 posti, un cinema/ auditorium da 140 posti, uno spazio performativo da 400, un bookshop, un pub/bistrot e un ristorante, oltre a laboratori e varie sale d’incontro.

E così oggi, dopo quasi trent’anni di attività, il Centro Pecci raddoppia. In due sensi: amplia la propria sede e il programma culturale. Due iniziative profondamente legate fra loro perché nate da un comune obiettivo: dotare il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato di una nuova energia culturale.

L’ampliamento è firmato da Maurice Nio, architetto olandese fondatore dello studio di Rotterdam NIO architecten. Commissionato dalla famiglia Pecci nel 2006, il progetto è animato dalla volontà di far proprio il nuovo programma culturale del museo. Il progetto di Nio mira a favorire la permeabilità fra il centro e il suo territorio. L’edificio esistente viene integralmente conservato e lasciato intatto in tutti i suoi aspetti. A esso si accosta, in forma di anello, un nuovo volume che, riprendendo il disegno dell’originario parco circostante, si orienta verso la dimensione pubblica.

L'inaugurazione della nuova struttura progettata è stata presentata a Firenze: il Centro sarà gestito dalla Fondazione regionale per le arti contemporanee, nata nel 2015 e presieduta da Irene Sanesi. Per Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana, il Pecci sarà "il centro di una rete che legherà tutte le iniziative dedicate ai movimenti artistici presenti sul nostro territorio in una materia a torto vista come difficile, invece essenziale spunto di riflessione e valutazione della nostra realtà".

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