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Cronaca

Trentacinque dipendenti dei tribunali a rischio licenziamento

Il Ministero della Giustizia su richiesta di una dirigente amministrativa del Tribunale ha revocato il contratto part-time a 35 persone. La Cisl si sente prevaricata dopo "aver scelto di superare il confronto"

"Il ministero della Giustizia, su richiesta della dirigente amministrativa del Tribunale, ha revocato tout court il contratto part-time a 35 dipendenti" - 32 donne e 3 uomini - trasformandolo in full time. E' quanto sostiene la Cisl funzione pubblica di Firenze, che definisce "gravissimo" quanto accaduto. "Quest'azione unilaterale - spiega la Cisl in una nota - ha messo 35 famiglie in difficoltà. La scelta di sottoscrivere un contratto di lavoro part-time è stata determinata dalla necessità di far fronte a particolari situazioni familiari, come poter accudire figli piccoli, genitori invalidi o far fonte a proprie esigenze di salute. Questa revoca improvvisa rischia di costringere qualcuno a valutare l'opzione di licenziarsi". La nota spiega che il "collegato lavoro ha previsto che le pubbliche amministrazioni possano riesaminare i contratti di lavoro part-time, purché questa scelta sia subordinata al rispetto dei principi di correttezza e buona fede". Secondo la Cisl a Firenze "si è scelto di superare il confronto con le organizzazioni sindacali".

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