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Studenti a Firenze: la residenza chiude, polemica su trasloco e pigione

Durante le festività alcune Residenze per Studenti chiudono le porte. Gli alloggiati ogni anno protestano perché sempre meno ragazzi decidono di tornare a casa. E poi c'è l'incognita del pagamento.

Le Residenze per Studenti tornano a far discutere. Nelle ultime ore a Firenze la protesta è culminata nella distribuzione di volantini, l'affissione di uno striscione presso la Residenza Salvemini in piazza Indipendenza ed un presidio in viale Gramsci davanti alla sede Ardsu, Azienda per il Diritto allo Studio.
Lo scontro. E' sui diritti che le posizioni degli studenti e dell'azienda prendono strade diverse. Difficoltà di comunicazione?

Tutto farebbe capo alla necessità di razionalizzare i costi di gestione delle strutture. Presso la portineria della Residenza Salvemini troviamo un cartello "Sono a Santa Apollonia - Torno Subito" che successivamente ci viene giustificato con la riduzione del personale e la necessità dunque di coprire più luoghi ed effettuare brevi servizi esterni. Per quanto concerne le festività 2014-2015 i cartelli, accanto a quello che avvisa della "Disinfestazione" in corso, troviamo le indicazioni per il trasferimento dal giorno 23 dicembre al 5 gennaio presso la struttura Calamandrei. I ragazzi che ne hanno fatto richiesta saranno prelevati, con i loro bagagli, e trasferiti altrove anche dalla Residenza appena inaugurata di via del Mezzetta. 

Studenti Residenza Salvemini Firenze



Chi alloggia all'interno delle strutture ammette "la difficoltà ad effettuare un trasloco ogni volta che l'Azienda chiude il portone: e questo accade a Natale come a Pasqua, ma soprattutto in estate". Sono sempre di più gli studenti stranieri che studiano a Firenze e per molti di loro il rientro a casa non risulta essere propriamente una "passeggiata".
I disagi maggiori sarebbero nel "dover occupare alloggi già destinati ad altri studenti, per questo l'ultima volta - spiega un ragazzo - erano state disposte delle aule adibite a magazzino dove conservare gli effetti personali di chi lasciava la stanza".
Non sarebbe tutto però: "Il problema è anche quello di dover pagare per rimanere ed è una cosa per la quale già ci siamo battuti gli anni passati con numerose assemblee". In cosa consisterebbe il pagamento? "Io adesso torno a casa - spiega lo studente - ma sarei voluto rientrare per il 30 e passare il capodanno a Firenze. Non lo farò perché poi dovrei pagare 10 euro al giorno sino al 5 gennaio". Ma non avete una copertura annuale? "Il bando non prevede questi periodi e dunque se lo studente resta deve pagare" è la risposta."I posti letto presso le residenze universitarie sono benefici assegnati per concorso agli studenti residenti fuori sede, capaci e meritevoli, ma privi di mezzi economici" per questo l'idea di un affitto giornaliero avrebbe scatenato le critiche.
L'occasione per gli studenti è anche quella di lanciare un ulteriore appello: "Come mai ci sono stanze vuote che vengono destinate a servizio di "Foresteria" e risultano essere a pagamento attorno a 20 euro al giorno per parenti e familiari degli studenti?".

Chiediamo lumi alla fonte e presso l'Ardsu di viale Morgagni ci viene riferita però una situazione ben diversa: "I ragazzi saranno trasferiti in camere singole, ciascuno avrà la sua sistemazione in camere temporaneamente libere senza in alcun modo creare disturbo a chi già fosse presente".
Anche in relazione al presunto pagamento di una "pigione" riceviamo una netta smentita: "In nessun modo si dovrà pagare per restare, questo è stato ribadito più volte, il trasferimento è assolutamente gratuito". 

L'unico problema dunque, che resta inalterato rispetto alla protesta, sarebbe quello di dover fare i bagagli "Aiuteremo persino i ragazzi facendo il facchinaggio" sottolinea Ardsu. La replica: "L'alloggio ci spetta di diritto, non capiamo perché questa situazione di doverci trasferire continuamente".

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