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Cronaca Novoli

Nuovo stadio alla Mercafir, ora il progetto è diventato realtà

Domani sera sarà presentato per i 100 luoghi il progetto pilota del nuovo impianto sportivo e della mini cittadella: 32 ettari di terreno, uno stadio da 40mila posti, negozi, alberghi, case ed uffici

Domani sera alle 21 sarà la volta dei 100 luoghi. Un anno dopo, usando una terminologia informatica, si potrebbe definire l’upgrade 2.0. “E pur si muove” e lo slogan scelto dal sindaco Matteo Renzi per definire un piano che abbraccia tutta la città e che ne muterà profondamente l'aspetto. Quando? Tutto entro il 2014, l’anno in cui questa amministrazione completerà la legislatura. Cento luoghi, 5 quartieri, progetti, parcheggi, idee, finanziamenti, polemiche e risultati sul campo. Alcuni progetti stanno procedendo spediti, altri sono iniziati da poco, qualcuno si sono già chiusi. Una decina sono completamente arenati e l’amministrazione, Renzi in primis, non ne fa mistero. Se si parla di luoghi che muteranno la città, tuttavia, il discorso corre veloce verso uno dei punti più critici e dibattuti della storia di questa e della Giunta Domenici: lo stadio. Tramontata definitivamente l’idea della Cittadella Viola nell’area di Castello. L’intera area è sotto sequestro ed un processo in corso appena iniziato non permette oramai progetti a breve termine. Così alla fine, dopo un lungo tira e molla, Palazzo Vecchio si è smarcato dal giogo dei vecchi progetti ed ha scelto un’altra strada. Sarà la zona della Mercafir ad ospitare il nuovo stadio di Firenze. Il progetto sarà illustrato dettagliatamente domani, durante l’assemblea tematica dei 100 luoghi. Ma il sindaco ha già dato alcune anticipazioni.

MERCAFIR - Tutto parte dalla riorganizzazione dell’area mercatale che sarà ridotta, anzi dimezzata. Come? Ridefinendo ed accorpando molto dell’area attualmente destinata al mercato. In questa maniera l’amministrazione è sicura di trovare lo spazio necessario per ospitare un nuovo stadio e tutto l’indotto economico che lo accompagnerà. “Lo stadio – ha affermato il sindaco Renzi durante la presentazione dei 100 luoghi – è un’operazione che ci sta molto a cuore. C’era un vecchio progetto, quello della Cittadella, a noi piaceva molto ma purtroppo ancora l’area è sotto sequestro giudiziario. Oggi alla Mercafir c’è un'altra area significativa di competenza esclusiva del Comune di Firenze”. Il progetto è ambizioso, se pur ridotto rispetto al vecchio progetto che doveva sorgere nell’area Castello sull’asse Ligresti – Della Valle. Gli 80 ettari messi su cui si dispiegava la prima idea saranno ridotti a 32. In partica l’area Mercafir sarà divisa in due parti. La parte rivolta verso la Pignone, dove è situata la centrale del latte Mukki, sarà ripensata, l’altra sarà destinata alla nuova e ridotta cittadella viola. “Questa è un’area – ha continuato il sindaco – dove ci lavorano tante persone, ma ci sono circa 32 ettari recuperabili. Con questo progetto investiremo su un pezzo dei mercati generali per aumentarne la produttività aziendale, migliorarne le condizioni di lavoro per chi ci lavora e possibilmente aumentando i posti di lavoro”.

Nell’altra parte, se il progetto andrà in porto, sarà destinata ad uno stadio da circa 40mila posti ma non solo. Il progetto prevede aree verdi con l’innesto di circa 9.500 piante alberate, un parcheggio in superficie con una capienza di circa 6000 vetture e tutto l’indotto economico che farà da cornice attiva all’impianto sportivo: negozi, alberghi, uffici, case. Il tutto all’interno di una specie di “autostrada burocratica”: l’area infatti è di stretta competenza comunale. “Se arriveremo alla fine – ha sottolineato Renzi – lo faremo rispettando i parametri che abbiamo già fissato, e cioè il vicolo dei volumi zero: buttar giù e ricostruire si può fare vista la mole dei volumi che tutt’oggi sono disponibili alla Mercafir. Sarà fatta una procedura pubblica, se la Fiorentina è interessata ad acquistare noi saremo molto felici di collaborare. Lo vedremo nell’arco dei prossimi mesi”. Ecco, le condizioni economiche: un punto nodale dell’intera vicenda. “L’ipotesi della concessione dell’area è una delle più gettonate”, ha annunciato il primo cittadino. Il Comune metterà a disposizione l’area, poi sarà il privato a costruirci sopra, passando per il vincolo di un bando pubblico. L’idea è di costruire da una parte uno stadio che possa essere interessato da eventi sportivi internazionali, e sotto i 40mila difficilmente otterrebbe l’omologazione UEFA, e dall’altro che si allinei con il business di stampo inglese che accompagna investimenti di questa portata.

CAPITOLO FIORENTINA – “Siamo ad un passaggio significativo – ha concluso Renzi – un passo che credo possa essere interessate anche e soprattutto per la Fiorentina. Se la società riterrà opportuno seguire questa direzione, senza alcuna forzatura da parte nostra, noi saremo entusiasti di lavorare insieme. Secondo me le condizioni ci sono, io sono ottimista”. Per la verità ancora la famiglia Della Valle non si è espressa sul progetto, come confermato dallo stesso Renzi. A questo punto il Comune ha avanzato la propria, adesso la palla passa alla società viola. Certo qualcosa si è mosso; qualcosa di sostanziale. Nelle prossime ore, è certo, la proprietà si farà sentire. Andrea Della Valle, in estate, con una lettera aperta alla città, aveva toccato il punto nevralgico Cittadella ed aveva chiesto l’impegno delle istituzioni, chiamando in causa proprio il sindaco. Chissà se questo tipo di impegno soddisferà le ambizioni della famiglia marchigiana.
CURIOSITA’ – Per un attimo, durante la presentazione dei 100 luoghi è uscito fuori il rendering della nuova cittadella. Un’ipotesi di studio al vaglio dei tecnici hanno detto. Da quello che si è visto lo stadio assomiglierebbe ai rettangoloni inglesi, privi di curve (per intenderci un po’ come è il Marassi di Genova) con delle coperture curve.
 

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