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Cronaca Coverciano / Via Ferdinando Martini

Renzi demolisce la Santa Marta e lancia la rottamazione dei casermoni scolastici

Ieri durante la demolizione della scuola a Coverciano il sindaco ha lanciato una nuova campagna: "Rottamiamo il modello di edilizia scolastica degli anni Sessanta fatto di scuole tutte uguali"

“Abbiamo abbattuto l’ultimo pezzo della scuola Santa Maria a Coverciano. Stiamo rottamando il modello di edilizia scolastica degli anni Sessanta fatto di scuole tutte uguali, prefabbricate e spesso con l’amianto e la prossima sarà la Dino Compagni. I nostri ragazzi hanno diritto ad avere edifici belli”. Al sindaco di Firenze Matteo Renzi la parola rottamare piace come ai vecchi il pane mollo con il cavolo. Così dopo aver lanciato la campagna per rottamare la vecchia politica, le “cattive” abitudini dei dipendenti pubblici, la concezione del sindacato nella modernità, adesso Renzi si proietta nella battaglia per accantonare, consegnandola al passato, l’architettura che ha caratterizzato e continua a caratterizzare gran parte degli edifici scolastici.
La nuova crociata del sindaco è stata lanciata ieri durante la demolizione del polo scolastico Santa Maria a Coverciano in via Ferdinando Martini. Una volta ultimati i lavori di demolizione, è stata già prevista la ricostruzione degli edifici esistenti. Così al posto del “casermone” il sindaco ha annunciato che sarà realizzato un asilo nido con una capienza di 50 posti, una scuola dell’infanzia e una scuola primaria. Oltre a una palestra, un auditorium e uno spazio libri. L’intera struttura sarà bonificata dall’amianto.
L’amministrazione comunale prevede chele ruspe ed i mezzi pesanti riporteranno al piano zero l’intero edificio entro l’inizio dell’anno scolastico. Più complicata invece la vicenda che farà si che da terra si ritorni al tetto. Per l’inizio delle operazioni di costruzione della nuova scuola dell’infanzia, infatti, bisognerà aspettare la sentenza del Consiglio di Stato, al quale ha fatto ricorso la ditta che è arrivata seconda nella gara di appalto per l’affidamento dei lavori.

“L'intervento che svolgiamo – ha affermato Renzi - ora è un investimento per avere nelle scuole i luoghi più belli della città, tagli o non tagli. Siamo pronti a partire con la ricostruzione. Bisognerà vedere se tra i tanti ricorsi e controricorsi i giudici decideranno a chi dare l'appalto. Di burocrazia moriamo anche noi, ci sono leggi così complicate che si fanno le gare e poi si entra nelle battaglie legali. Tant'è che dopo 7 mesi finalmente la prossima settimana butteremo giù le ex Poste di via del Pratellino, che sono brutte, ma veramente brutte”.  Se il discorso casca nella vicenda del Pratellino Renzi, comincia già a scaldare i motori; la demolizione (31 agosto) è vicina e dopo che il Tribunale del Riesame gli ha dato ragione, è tempo di sfogarsi per bene. Come? Un classico: montando in un bestione dalla forza sconfinata. E’ lo stesso sindaco ad annunciarlo: “ho già preso accordi per poter essere io stesso a manovrare il mezzo che demolirà la struttura di Campo di Marte”.
Il nuovo polo di Santa Maria sarà costruito con metodologie moderne; al centro del progetto risparmio ed efficienza energetica e funzionalità strutturale. Dagli infissi in alluminio a taglio termico elettrocolorato ai pannelli fotovoltaici, da una caldaia a condensazione all’intenzione di recuperare le acque piovane per gli scarichi dei bagni e l’irrigazione del giardino. Complessivamente l’intervento alla scuola Santa Maria a Coverciano prevede un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro.
 

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