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Cronaca

Atterraggio d'emergenza per l'elicottero del premier Matteo Renzi

L'elicottero su cui viaggiava il premier, diretto da Firenze a Roma, è stato costretto ad atterrare ad Arezzo. Per fortuna solo tanta paura ma nessun ferito: tutti illesi gli occupanti

Paura stamattina per il premier Matteo Renzi, in viaggio in elicottero da Firenze a Roma. Il velivolo che trasportava il presidente del Consiglio è stato costretto all'atterraggio nei pressi di Arezzo. Il motivo sarebbe da imputare alle avverse condizioni meteo, precisano da Palazzo Chigi, sebbene in un primo momento l’imprevisto fosse stato attributo ad un guasto tecnico. L'elicottero è quindi sceso intorno alle 8 in un campo sportivo di Badia al Pino, nel comune di Civitella in Valdichiana, senza nessuna conseguenza per i passeggeri. Da Badia al Pino Renzi è stato prelevato in auto ed è ripartito per Roma.

GUASTO – L’ipotesi del guasto è stata però rinvigorita dalle parole di Davide Grazini, titolare del centro Victoria Beauty Fitness Spa - luogo dov'è atterrato l'elicottero di Matteo Renzi - oggi intervenuto su Rai Radio2 a Un Giorno da Pecora, per spiegare com'è andato il discusso atterraggio, avvenuto nel campo del suo centro: “Il comandante dell'elicottero dove viaggiava Renzi, quando è atterrato, è sceso e mi ha detto c'era stato un guasto. Mi ha detto che avevano dovuto fare un atterraggio di emergenza per problemi con l'elicottero”.

“Stamattina, verso le otto e mezza, stavo arrivando nel mio centro, quando ho visto un elicottero bianco che viaggiava a bassa quota, quasi all'altezza dei lampioni che ho nei miei campi di calcetto”, ha esordito Grazini coi conduttori Sabelli Fioretti e Lauro. L'elicottero le sembrava danneggiato? “No, girava intorno ai miei campi. Ho pensato che fosse qualcuno in difficoltà per il maltempo, perché era abbastanza nuvolosa e con una pioggerellina fitta che magari poteva dar noia”.

E poi cosa è successo? “Che l'elicottero è atterrato nel mio campo di calciotto, che ha le dimensioni di metà di un campo da calcio a undici. Mi è parso un atterraggio d'emergenza”, ha detto a Un Giorno da Pecora. Quando ha visto che era un elicottero della Repubblica, cosa ha pensato? “Che dentro ci fosse un personaggio importante”. Dopo che lei ha parlato col comandante, cosa è accaduto? “Sono arrivate le pattuglie dei carabinieri che hanno parlato coi comandanti, ma non ho sentito cosa si sono detti”.

Ha visto Renzi scendere dall'elicottero? “Non di persona, è uscito da un cancello secondario dopo una mezz'ora”. Quando il premier è andato via, hanno riparato il mezzo? “Ho visto che stavano riparando qualcosa. Poi dopo un'oretta sono ripartiti. Il tempo era migliorato, aveva smesso anche di piovere”.

Le hanno pagato qualcosa? “No, ma mi hanno lasciato un numero telefonico dicendomi di chiamarli se ci fosse stato qualche danno perché avrebbero pensato a tutto loro. Ma non ci sono stati danni, si è giusto staccato qualche striscione”, ha concluso Grazini a Radio2.

Nella vicenda non è mancato un pizzico di ironia: "Questa mattina - ha scritto su Facebook il sindaco civitellino Massimiliano Dindalini (Pd) - visita improvvisa del presidente del Consiglio. Caro Matteo Renzi, capisco la fretta, prima di tutto l'Italia, però la prossima volta che atterri a Civitella concedici il tempo per offrirti un caffè".

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