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Cronaca

Renzi: "Il 17 dicembre l'inaugurazione di otto sale dei Grandi Uffizi"

L'annuncio dell'inaugurazione direttamente dall'interno della sua Enews. E sull'avvento del Governo tecnico guidato da Mario Monti: "Nulla sarà come prima"

“Non mi stupisce che qualcuno faccia un esposto alla procura. Mi stupisce molto di più che qualche uomo di cultura abbia paura di risolvere il più grande mistero della storia dell’arte e del Rinascimento. Che qualche uomo di cultura abbia paura della verità. Noi restiamo sereni e andiamo avanti, secondo il noto principio per cui “ride ben chi ride ultimo”. Così il sindaco di Firenze Matteo Renzi ritorna sulle polemiche che stanno segnando l’opera di ritrovamento del capolavoro di Leonardo, La Battaglia di Anghiari. Lo fa in conclusione della sua consueta Enews, un appuntamento fisso che si ripete ogni due settimane, un punto della situazione che si snoda tra Firenze e le vicende del Paese. La polemica attorno all’affresco del Vasari impazza, tra chi è favorevole alle sonde all’interno del dipinto e tra chi pensa che così facendo si comprometta l’opera, oltretutto inutilmente, con il rischio cioè di fare un buco nell’acqua. “Nessuno – continua Renzi – ha danneggiato niente, ovviamente: si sono solo inserite delle sonde di qualche millimetro in fessure già esistenti”.
Arte chiama arte e così il sindaco continua annunciando che “il 17 dicembre si inaugurano finalmente le prime otto sale dei Grandi Uffizi”. Un pezzo importante di Firenze, atteso da troppo tempo ed il sindaco non lo nega ed anzi si butta dentro la polemica: “Io continuo a nutrire molti dubbi sulla lungaggine della vicenda del cantiere degli Uffizi - aggiunge Renzi -, gestita come è noto dal Ministero dei Beni culturali a livello centrale. E provo anche molta rabbia quando vedo come è tenuto il cantiere. Ma ho dato volentieri la collaborazione del Comune, anche attraversamento la sottoscrizione dell'accordo con il Ministero che porterà nelle casse statali circa 3 milioni di euro che altrimenti sarebbero stati della città. Purché' finalmente il cantiere veda la fine”.

MANOVRA – Il discorso poi verte su temi ad ampio respiro che tuttavia toccano da vicino Firenze ed i fiorentini. Sulla manovra del Governo “è ancora presto per dare un giudizio dettagliato”, anche se “come tutti vedo le luci e le ombre”. Le luci: “La sola presentazione del testo – aggiunge – ha aiutato il Paese a recuperare terreno sui mercati internazionali e questo è un fatto positivo. Non si tratta infatti di una mera questione di prestigio economico: se lo spread cala, il denaro costa meno. E le banche tornano (almeno si spera) ad aiutare le famiglie e le imprese, allontanando il rischio del credit crunch. Alcuni passi significativi sono stati compiuti. Ma ancora molto è da fare”. Le ombre: “Mi preoccupa - continua Renzi - soprattutto l'aumento strutturale delle tasse, non solo statali ma anche regionali senza un sostegno al reddito disponibile delle fasce medie che sono quelle realmente in sofferenza. Sul cammino dell’equità sociale, insomma, c’è ancora tanto da fare”. E per quel che riguarda Firenze? “Dobbiamo ancora verificare le carte per quello che riguarda i Comuni - continua Renzi -. Ma non mi pare che ci sia un intervento significativo di ristrutturazione della spesa: si continua con il meccanismo allucinante del patto di stabilità, detto anche patto di stupidità che costringe le aziende a fare da banca agli Enti Locali”.

POLITICA – “L'avvento del Governo tecnico cambia, a mio giudizio in modo definitivo, il panorama politico del Paese. Nulla sarà più come prima”. Tradotto, Renzi non crede possibile “per la classe dirigente attuale arrivare alla fine di questo periodo ripresentandosi agli italiani come se non fosse successo nulla”. “Sono molto convinto del fatto - continua il sindaco - che il Governo tecnico potrà essere molto utile per tranquillizzare i mercati, ma sarà anche una gigantesca occasione per la politica. Se i politici torneranno a farla”.
 

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