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Cronaca

Renzi affonda sulle primarie PD, e Crozza sul Big Bang

Renzi è tornato sulla questione primarie del PD. Il sindaco ieri sera era ospite a Ballarò dove Crozza nella sua copertina ha giocato sul Big Bang in programma a fine mese

Ieri sera a Ballarò, questa mattina ad Agorà. Matteo Renzi nel giro di poche ore si è accomodato nelle poltrone di due studi televisivi e si è fatto sentire. L’affondo più significativo è arrivato durante la mattinata su Rai Tre nella trasmissione condotta da Andrea Vianello. Tema caldo, Pd e primarie, ma soprattutto aria di candidatura in vista. “Non si è risolta la questione della candidatura alle primarie per gli iscritti al Pd, è una vergogna. Decideremo con i ragazzi al 'Big bang' alla Leopolda ma uno di noi si candiderà”, ha affermato il primo cittadino di Firenze. Una battuta inaspettata (inaspettata?) soprattutto alla luce del fatto che nel manifesto del raduno della Stazione Leopolda, l’ormai famoso “Big Bang”, Renzi di suo pugno aveva vergato parole chiare su questo punto, inequivocabili: “Usciremo dalla Stazione con una sorpresa. No, nessuna candidatura! Non saremo lì per affermare le ambizioni di qualche io, ma per mostrare che siamo già un noi”. Idee in fermento, mutamenti di rotta. Vecchia o nuova politica?

Dopo l’annuncio un’altra bordata al partito, ma in generale a tutta la classe dirigente: “Spendiamo di interessi per il debito pubblico più di quello che investiamo sulla scuola. La generazione che ci ha preceduto ci ha lasciato questo in eredità. Se chi è in Parlamento da 20/25 anni è riuscito a fare solo questo deve andarsene. Non parlo di anziani ma di quanto tempo sono stati in Parlamento”. Una linea inaugurata dal rottamatore più famoso di Italia ma che in questi giorni sta facendo furore. A partire dal presidente della Regione Enrico Rossi che in questi giorni ha parlato di rinnovamento della politica e del Pd: “Gli organi dirigenti del Pd dovranno essere composti da una nuova classe dirigente. Ritengo che se dovessimo conquistare la maggioranza e governare il Paese non ci potremmo certo presentare con gli stessi ministri e sottosegretari degli ultimi governi di centrosinistra”.

CROZZA TIME- Ieri sera a Ballarò, il sindaco Renzi ha rilanciato l’iniziativa della Leopolda, come laboratorio di idee sostanziali per l’Italia. Prima del dibattito l’immancabile apertura di Maurizio Crozza, che al sindaco fiorentino ha riservato l’ultima parte del monologo satirico. La scorsa Primavera Crozza non fu per nulla tenero con il sindaco fiorentino: “Salve, sono Matteo Renzi, il niente che avanza, qualche volta non avanzo neanche, sono il niente immobile”. Poi lo sketch prese di mira rottamazione (“La prima volta che ha visto il David di Michelangelo ha detto “troppo vecchio, rottamiamolo, al suo posto ci metto un Gormito”), giovanilismi, ed una nuova ricetta per i Democratici: “il PD per Play Station”. Nell’ultima puntata la scenetta si è ripetuta, il mirino del comico ha puntato nuovamente sulla figura del sindaco di Firenze. Prima si rivolge all’interessato con saluti da giovane poi la bordata: “Matteo Renzi, son così giovane che se vinco le primarie voglio partecipare a Io Canto. Son così giovane che come ufficio stampa ho preso Geronimo Stilton”. Finito? Neanche per sogno, sotto con il Big Bang: “Renzi lo sa chi è stato l’ultimo ad usare una canzone di Jovanotti nel Pd? Veltroni. E’ sicuro di voler scegliere Jovanotti. Non le conveniva scegliere la Mannoia. Senta come suona bene: “Renzi - Mannoia”. (Guarda Crozza)
 

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