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Cronaca

Si avvicina armato a Brunetta: “Tornavo da un corso di arti marziali”

L'ex guardia giurata presentatosi armato al convegno Pdl in cui c'era Renato Brunetta resta il carcere anche se non è accusato di minacce all'ex ministro

Sarebbe stato un disguido quello che ha portato in carcere Alessandro Giusti, 46enne ex guardia giurata, andato in un convegno del Pdl, in cui era ospite l’ex ministro Renato Brunetta, con una pistola scacciacani, un piccolo manganello retrattile, una scatola di proiettili e un coltello serramanico. Ieri Il 46enne ha spiegato davanti al gip la sua posizione, dicendo che era di ritorno da un corso di arti marziali, di cui è istruttore, ed è solo questo il motivo per cui era armato. Giusti è sì accusato di aver portato armi in una riunione pubblica e di importazione illegale di armi ma, ha specificato il suo avvocato Giuseppe Nicolosi, non è accusato di minacce a Brunetta. Il gip Anna Liguori ha però convalidato il fermo in carcere ipotizzando il pericolo di reiterazione del reato.

DINAMICA - Da quanto riferito dal suo legale, Giusti ha risposto alle domande del gip Liguori raccontando anche di aver salutato, come altri, l'ex ministro Brunetta prima della riunione e di aver preso posto in sala. E' qui che, alzandosi, agenti della Digos hanno deciso di controllarlo scoprendo le armi. "Avevo le armi - ha detto - perché ero tornato da Empoli dove la mattina avevo tenuto un corso di Krav Maga", un corso di arti marziali per l'autodifesa personale dove si insegna a combattere 'corpo a corpo' e dove si fanno dimostrazioni anche con armi. "Sono andato in treno - avrebbe anche detto Giusti al gip - Ho portato le armi al convegno non potendo lasciarle in nessun altro posto". Secondo Giusti le armi servivano a dare dimostrazioni pratiche agli allievi del corso.

Riguardo l’importazione illegale di armi trovati nella sua casa nel comune di Calenzano, il 46enne ha spiegato come la carabina e il fucile a pompa le abbia acquistate nella Repubblica di San Marino. "Ma - dice il suo avvocato Nicolosi - queste ed altre armi sono custodite in un armadio blindato e sono conservate le ricevute di vendita". L'avvocato Nicolosi ha confermato che Giusti è un simpatizzante di Forza Nuova "ma la passione delle armi è una cosa che inizia e finisce in casa sua: è incensurato, non ha precedenti, la politica non c'entra". Il legale ha già fatto sapere che farà ricorso al tribunale del riesame per scarcerare il suo assistito.

Sempre ieri il gip Liguori ha convalidato anche l'arresto in carcere per Andrea Naitana, 66 anni, l'artigiano di Calenzano amico di Giusti che deteneva in casa numerose armi: il gip gli ha poi applicato l'obbligo di firma. In casa aveva un fucile a pompa turco con munizioni di Giusti, tenuto, ha spiegato al gip, per fare una cortesia al conoscente. Il suo difensore, avvocato Elena Augustin, ha evidenziato che Naitana "era in totale buona fede" e che inoltre ha l'hobby per le armi; peraltro, ha sostenuto l'avvocato, le armi da taglio che gli sono state sequestrate non erano affilate. Inoltre, secondo il legale la particolare pistola a tamburo a otto canne di sparo trovata a Naitana è stata costruita da lui stesso, ma non sarebbe funzionante.

 

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