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Cronaca Centro Storico

Rapine ai connazionali: “Incendiamo il negozio e uccidiamo la tua famiglia”

I carabinieri hanno arrestato un cittadino del Bangladesh e fermato un suo connazionale perché ritenuti responsabili di una serie di colpi messi a segno in alcuni negozi del centro

Rapinavano, malmenavano ed estorcevano denaro ai commercianti bengalesi del centro storico di Firenze, in alcuni casi minacciando di dare fuoco ai loro negozi e di uccidere i loro familiari. Protagonisti due cittadini bengalesi, H.M. di 33 anni e H.K. di 30, regolari e senza fissa dimora. Il primo, già noto alle forze dell'ordine, é stato arrestato dai carabinieri, il secondo è stato sottoposto a fermo. Rapina, tentata rapina, tentata estorsione e lesioni i reati contestati.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, partite dalle denunce presentate da piccoli commercianti bengalesi, i due sono responsabili di almeno quattro episodi: il 16 marzo scorso, H.M. avrebbe rapinato un negoziante di via Panicale, malmenandolo e portandogli via l'incasso della giornata, circa 1.000 euro; il 15 aprile, i due arrestati avrebbero picchiato il titolare di un negozio di via Alamanni, originario del Bangladesh, e portato via 300 euro. Lo stesso giorno, armati di una spranga di ferro, avrebero anche tentato di farsi consegnare del denaro dal gestore, loro connazionale, di un altro negozio di via Panicale. In quest'ultima occasione il negoziante era riuscito a mettere in fuga i malviventi avvisando il 112.

Sempre in base a quanto accertato dagli investigatori, lo scorso martedì i due arrestati avrebbero tentato di estorcere denaro a un altro esercente bengalese di via Alamanni, minacciandolo di dare fuoco al suo negozio e di uccidere la sua famiglia, ma l'uomo li aveva fatti fuggire e aveva chiamato il 112. I carabinieri, arrivati su posto, hanno fermato e arrestato H.M mentre si aggirava nei pressi del mercato centrale. Il suo complice, H.K., è stato invece rintracciato ieri nella zona di Oltrarno. Accertamenti sono in corso da parte dei carabinieri del reparto operativo, per accertare il coinvolgimento dei due bengalesi in altri episodi analoghi commessi ai danni di loroconnazionali. Ansa

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