Massacrato di botte per 40 euro. Questo l'epilogo della vicenda che ha visto coinvolto uno studente universitario di 21 anni aggredito l'8 aprile in Via del Leone da una baby gang. I carabinieri della compagnia d'Oltrarno, diretti dal capitano Michele Maselli, li hanno però rintracciati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata e lesioni gravi. Tre di loro, tutti 17enni di origine albanese, sono stati rintracciati in un centro d'accoglienza a Calenzano. Per due di loro, peraltro, erano già state avviate le procedure di espulsione per reati nell'ambito dei furti. Solo uno, invece, orbitava nel centro storico di Firenze.

DINAMICA

I militari, dopo aver recuperato dei testimoni e visionato ore e ore di filmati, in cui si vede il quartetto che punta la vittima e poi fugge tra le stradine di San Frediano, hanno ricostruito la dinamica del pestaggio. Aggressione a seguito della quale lo studente grossetano ha riportato la frattura dell'orbita oculare per i colpi subiti dopo esser stato preso alle spalle e atterrato con una raffica di pugni fino a quando non ha mollato la presa sul suo smartphone. Dispositivo poi rivenduto dai minorenni a un loro connazionale per quaranta euro.

Nei giorni scorsi la vittima, uscirà dall'ospedale con 40 giorni di prognosi, aveva anche espresso la volontà di andarsene da Firenze e trascorrere la sua vita altrove.  "Francesco - ha spiegato il capitano - spero che non lascerai Firenze".

L'episodio però spaventa anche per un altro motivo. Infatti l'allarme baby gang sarebbe forte in città. Già tre quelle bloccate dall'inizio dell'anno dall'Arma dei carabinieri. In particolare una fece parlare di sè mettendo a segno una decina di rapine in circa due ore.