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Cronaca Pontassieve

Rapinò ufficio postale: arrestato tradito da tatuaggi

Tentò il colpo a Santa Brigida: in manette 39enne di Campi. Nel 2012 tentò di uccidere la moglie

E' stato tradito dai tatuaggi Francesco La Licata, il 39enne residente a Campi Bisenzio arrestato stamani dai carabinieri per aver partecipato ad una rapina all'ufficio postale di Santa Brigida lo scorso 3 luglio. L'uomo è finito in carcere con l'accusa di rapina aggravata in concorso, oltre che di ricettazione ed incendio dell’autoveicolo rubato e utilizzato nella circostanza. I carabinieri hanno anche effettuato alcune perquisizioni a carico di suoi presunti complici, un italiano e due albanesi.

L'uomo ha precedenti a carico per tentato omicidio e porto illegale di coltello con il quale nel 2012 tentò di uccidere la moglie. Poco più di 300 euro il bottino della rapina eseguita con "freddezza criminale", come la definiscono i carabinieri, da due soggetti che si erano travisati ed armati di pistola.

L'aspetto fisico del rapinatore è risultato perfettamente calzante alla descrizione di uno dei due autori, soprattutto per alcuni caratteristici tatuaggi sugli avambracci. Il consueto modus operandi - in particolare l’entrare in azione all’inizio del mese, immediatamente dopo la consegna di ingenti somme di denaro alle varie filiali da parte di furgoni portavalori, nella fattispecie 21mila euro - sono stati tutti aspetti analizzati dagli inquirenti per attribuire la responsabilità.

La cattura è avvenuta grazie all’acquisizione delle testimonianze delle persone presenti al momento del fatto nei pressi dell’ufficio postale e dalle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza, sia pubbliche che private, dislocate lungo l’itinerario percorso dall'auto rubata a bordo della quale i due rapinatori si erano dati alla fuga. Il mezzo fu poi ritrovato incendiato nel territorio di Vaglia. 

 

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