rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Le Cascine / Viale degli Olmi

Rapina alle Cascine, adescano automobilisti e li feriscono con un coltello: fermati

Arrestati un uomo e una donna che avrebbero messo a segno una serie di rapine nell'ultima settimana. Almeno altri due i colpi con altrettanti feriti

Rapina e lesioni ieri notte a danno di un 21enne pratese che si trovava di fronte alla piscina delle Pavoniere nel parco delle Cascine. Il giovane era seduto in auto, stava scrivendo al cellulare, quando una donna, 41enne fiorentina, si è avvicinata alla vettura chiedendo di abbassare il finestrino. Il giovane ha assecondato la richiesta senza pensarci due volte. Ma quella che sembrava una richiesta sincera si è rivelato un cavallo di Troia. Infatti da dietro le spalle della donna è spuntato un 19enne tunisino, con una vistosa cicatrice sul volto, armato di coltello. Arma che ha subito puntato alla gola del ragazzo: “Falla salire, e portala dove ti dice”.

La donna è salita dal lato passeggero facendo poi fermare l’auto poco distante, in un angolo di Piazzale del Re. Il nordafricano seguiva la macchina in sella a una bicicletta; una volta arrivati, ha puntato di nuovo il coltello alla gola del ragazzo. La lama zigrinava la pelle a tal punto che la vittima si è opposto con la mano per difendersi. Però il tunisino, Maruoen Mdini, premeva così forte che ha finito per lacerare il palmo del giovane. Intanto la complice, Francesca Balesi, depredava il giovane di cellulare, lettore Mp3 e portafogli. Prima di allontanarsi dalla vettura a bordo della bici, la coppia ha portato via le chiavi dell’auto cosicché il 21enne non potesse seguirli o dare l’allarme.

Il ragazzo, spaventato e ferito, dopo qualche minuto è però riuscito ad allertare il 113. Che  inviato sul posto tre pattuglie della squadra volante. Una in soccorso del ferito e due a caccia dei fuggitivi. Dall’identikit fornito, gli agenti hanno intuito che probabilmente si trattava di due volti già noti alle forze dell’ordine.

Così hanno cercato di anticiparli recandosi subito presso il loro domicilio. Giunti sul posto hanno trovato i due mentre, in fretta e furia, si accingevano a rincasare. E lì li hanno immobilizzati, trovando la refurtiva nella borsa della donna.

Gli agenti hanno poi notato che nel cellulare rubato vi era una scheda sim non corrispondente a quella del proprietario. Così sono partiti gli accertamenti. Da cui si è scoperto che il duo, solo il giorno prima, aveva derubato un 26enne calabrese in viale Redi nella zona di Novoli. Dinamica non troppo differente. La donna si avvicina al giovane, anch’esso in auto come l’ultima vittima, chiedendo se volesse passare del tempo insieme. Poi il tunisino che spunta armato di coltello. Anche qui l’uomo è rimasto ferito alla mano mentre tentava di difendersi. Dieci i giorni di prognosi per il taglio alla mano. Portato via un marsupio con dentro due cellulari con, appunto, proprio la scheda ritrovata ieri.

Gli agenti sono però riusciti a risalire anche a un’altra rapina perpetrata dai due in via Danti a Rifredi nella notte di sabato 31 agosto. Medesimo diversivo: la donna si avvicina all’auto, stavolta di un imprenditore fiorentino di 50 anni, chiedendo un passaggio. Pochi istanti, per ritrovarsi a bordo della vettura la donna che provava a sfilargli dal polso un orologio da 10mila euro e lo stesso tunisino a tenerlo in scacco minacciandolo con una lama. Dal racconto della vittima è emerso che a questa rapina ha partecipato anche un terzo uomo, anch’egli armato di un’arma bianca. Anche qui sono state inferte ‘pugnalate’ per terrorizzare la vittima ed evitare che si ribellasse: due i fendenti scagliati prima che il trio si è allontanasse con 1200 euro, l’incasso del locale del 50enne. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Sollicciano.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina alle Cascine, adescano automobilisti e li feriscono con un coltello: fermati

FirenzeToday è in caricamento