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Cronaca Centro Storico / Via dè Tornabuoni

Assalto ad una gioielleria in via Tornabuoni: commando di giovani "soldati" con addestramenti militari / VIDEO

I componenti sono stati bloccati con la collaborazione di più Paesi europei

Una struttura gerarchica con soldati, ufficiali e comandanti. Ognuno con un ruolo stabilito per andare a creare dei commandi, specializzati in assalti alle gioiellerie, che hanno battuto le più importanti città europee negli ultimi 3 anni. Assalti tra cui figurano le rapine di via Tornabuoni, alla gioielleria Fani un paio di giorni prima del Natale 2013, e quella tentata in via del Parione nel luglio dello stesso anno.  

Il colpo del 23 dicembre a Firenze, per cui la squadra mobile ha eseguito 4 arresti, altri 4 rimangono latitanti, mostra come in 41 secondi netti il commando abbia sfondato la vetrata del centralissimo negozio di preziosi. E, incurante della presenza di clienti, abbia devastato gli interni del negozio portando via 150mila euro di Rolex. Quindi tutti fuori quando uno dei pali ha urlato che era stato superato il tempo limite. 

"Una banda organizzata che ha operato anche in Belgio, Olanda e Germania – ha detto il procuratore capo Creazzo a margine della conferenza stampa in questura -. Alcuni di loro erano già in carcere." "E' stato svolto un lavoro costante e continuo sulle tracce e con controlli anche del dna. Nell'effettuare il colpo questi soggetti hanno dimostrato una ferocia straordinaria". 

VIDEO - I rapinatori mentre a colpi d'ascia sfondano le vetrine

La polizia è partita nelle indagini dai filmati del negozio. E dalle tracce di dna ritrovate su alcuni indumenti e mazze abbandonati nelle stradine limitrofe del centro subito dopo il colpo. Gli inquirenti hanno anche notato forti analogie con la tentata rapina, sventata dalla polizia pochi mesi prima, alla gioielleria Vertigo. Qui oltre a passamontagna e mazze, il commando era addirittura armato di molotov. Alcuni degli arrestati sarebbero gli stessi che hanno colpito nel 2013 alle gioiellerie di via della Spiga (Frank Muller) e via Verri (Pisa) nel cuore di Milano. 

Dagli accertamenti è stato possibile anche risalire a tre auto che, partite dalla Romania con una quindicina di soggetti a bordo, hanno attraversato l'Europa per poi dividersi: una verso Parigi, le altre due verso Firenze. La squadra che è andata in Francia verrà fermata sulla via del ritorno mentre si trovava in Austria. Mentre un'altra cellula, non collegata direttamente alle altre due, è stata fermata – grazie al supporto della polizia fiorentina - durante un colpo da oltre un milione di euro in un centro commerciale di Londra.

Si è scoperto come le cellule alla base di questa struttura siano composte da giovanissimi. Reclutati nei paesi dell'Est Europa, gran parte di loro ha storie difficili alle spalle: provienti da orfanotrofi o con famiglie disagiate. Dopo averli assoldati, si stima l'apparato conti almeno 300 soggetti, vengono portati nei boschi per seguire un addestramento con precise regole. Un ordinamento paramilitare con indicazioni minuziose: una vera e propria accademia, con tanto di giuramento. Da quanto appurato, i cosidetti "soldati" avrebbero battuto senza sosta il continente dal 2012 al 2015. Una formazione con tanto di addestramento teorico e pratico su come evitare di essere intercettati, lasciare tracce di dna e cosa dire, e soprattutto non dire, davanti a un giudice.

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