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Cronaca Careggi / Via Incontri

Centrale per la lavorazione del rame rubato nell’ex ospedale di Poggio Secco

La polizia ha scoperto nella struttura occupata di via degli Incontri 2,5 tonnellate di rame rubato. Si è scoperto che molti dei cavi erano stati sottratti dalla linea ferroviaria Firenze - Prato

Ieri la polizia ha scoperto sulle colline di Careggi una centrale dove il rame rubato veniva stipato e lavorato. Gli agenti sono riusciti a risalire al ‘rifugio’ dei razziatori, tra le mura dell’ex ospedale di Poggio Secco, dopo un furto di metallo avvenuto in mattinata in via Reginaldo Giuliani. Qui era stata asportata una bobina in rame di 2,5 quintali dal piazzale della ditta Gefi. Dalle indagini è emerso che poche ore prima un furgone bianco era stato visto nelle prossimità. La svolta, quello che ha reso possibile la scoperta del covo dell’oro rosso, è stata un paio di occhiali rotti trovati sul luogo del furto. Lenti identiche a quelle indossate da uno degli occupanti dell'edificio, già conosciuto alle forze dell'ordine per reati analoghi. Per questo gli uomini del 113 si sono recati sulle colline di Careggi.

FERMI - Alla vista dell'arrivo pattuglia un gruppetto di persone si è dato alla fuga. Due cittadini romeni, di 21 e 35 anni,  tra cui proprio il proprietario degli occhiali, sono stati bloccati e sottoposti a fermo per ricettazione. I due romeni hanno temporeggiato: “Non abbiamo fatto niente, ci siamo appena svegliati”. Gli agenti sono entrati nei locali della struttura occupata trovando una bilancia industriale per pesare il metallo, un macchinario per ricavare il rame dai cavi elettrici rimuovendo le guaine in gomma, oltre a contenitori pieni di manufatti in rame. Sul posto è intervenuto un responsabile di Fs che ha confermato come molti dei cavi ritrovati fossero stati asportati dalla linea ferroviaria tra Firenze e Prato.

Rame rubato nell'ex ospedale di Poggio Secco


Nel piazzale antistante l’ex ospedale di Poggio Secco è stato ritrovato anche il furgone bianco, al’interno suo interno vi era ancora la bobina rubata poco ore prima. Il mezzo è intestato a un cittadino romeno, residente a Scandicci, al momento in patria. Trovati anche grondaie e attrezzi edili. Quest’ultimi, del valore di 4.000 euro, erano stati portati via nel corso di un furto in una ditta avvenuto il 25 marzo scorso.

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