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Cronaca Novoli

Novoli: traffico di droga, prostituzione e matrimoni per la cittadinanza

Colpita al cuore un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione ed al traffico di sostanze stupefacenti. Raffica di ordinanze di custodia cautelare in carcere e 40 perquisizioni domiciliari

Sfruttavano la prostituzione per riciclare i proventi in droga. Bloccato un’organizzazione italo – albanese che operava in modo sistematico nella zona di Novoli, insistendo particolarmente su viale Guidoni, via di Novoli e viale degli Astronauti. Per questo due giorni fa sono scattate 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere,  tre ai domiciliari oltre a 40 perquisizioni. L’indagine dell’operazione Shpirti, che significa "tesoro" nomignolo affibbiato alle proprie ‘lucciole' dai protettori, è partita nell’agosto 2011.

 

Droga, prostituzione ma anche strategia e violenza. Gli arrestati, quasi tutti albanesi, sceglievano solo donne di nazionalità romena da avviare alla prostituzione perché oltre a fargli battere il marcipiede sponsandole avrebbe ottenuto la cittadinanza italiana. Una, l’unica albanese, ha invece fatto altrettanto sposando un italiano. Il gruppo si sviluppava in modo piramidale, con un solo reggente, quest’ultimo feroce e ossessionato dal controllo del territorio.

Le ragazze sono state picchiate più volte, e una violentata in modo atroce per renderla più disinibita al pubblico del marciapiede. La violenza fisica e psicologica non era solo sulle schiave - coniugi, ma anche sugli avversari del business del meretricio. Unico divieto imposto alle ragazze era quella di non avere rapporti sessuali e non con i connazionali degli aguzzini, scongiurando così la possibilità di perdere 'protette'. Ma in un episodio una ragazza, da poco in Italia, contravvenne involontariamente al diktat. Questo venne preso come un affronto da pareggiare con un raid punitivo con tanto di armi al seguito contro un cliente albanese, protettore a sua volta. Solo l’intervento della polizia  riuscì a bloccare la spedizione.

ITALIANI - La prostituzione non veniva praticata solo in strada ma anche in casa. E qui ha avuto un ruolo fondamentale, è indagato per favoreggiamento, un pensionato fiorentino che metteva a disposizione una decina di casa dietro lauto compenso.

Arrestati operazione “Shpirti”


Supporto veniva reso all’organizzazione anche da un panettiere fiorentino che usava il proprio furgone non solo per le consegne notturne di merci ma anche per il “trasporto” delle prostitute, provvedendo in particolare ad accompagnarle presso le rispettive abitazioni al termine “dell’orario di lavoro”.  

Quanto al traffico di sostanze stupefacenti, il sodalizio cedeva droga da immettere nel “mercato locale”: tra i clienti abituali sono stati individuati alcuni cittadini italiani che acquistavano lo stupefacente per lo spaccio sulle piazze cittadine. Durante le investigazioni, nel corso delle quali sono stati sequestrati 2 kg di eroina e 500 gr di cocaina, tutti provenienti da Napoli, è stato perquisito (ma non indagato) un rivenditore fiorentino di autovetture usate. Questo, consumatore abituale di polvere, tanto da finire in overdose di cocaina, dopo aver contratto un ingente debito con l’organizzazione ha cominciato a sdebitarsi mettendo a disposizione degli arrestati i veicoli della propria concessionaria.

Conferenza stampa operazione Shpirti

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