rotate-mobile
L’anniversario della strage / L'Arcovada / Via Giovan Filippo Mariti

“No al supermercato, vogliamo un parco pubblico. Pronti a boicottare Esselunga”

A un mese dalla morte dei cinque operai, raccolta firme promossa dall’Assemblea 16 febbraio. Sabato prossimo manifestazione

Qui il link per seguire il canale whatsapp di FirenzeToday

Un parco pubblico intitolato a Luigi, Mohamed, Bouzekri, Mohamed e Taufik, le cinque vittime della strage di via Mariti, al posto del supermercato Esselunga. A un mese esatto dalla tragedia, “una strage annunciata”, l’Assemblea 16 febbraio si è riunita davanti al cantiere con un presidio e per annunciare una raccolta firme per dire no “all’ennesimo centro commerciale, anche perché nelle vicinanze ce ne sono una quindicina”. Ma non solo: “Stanno tentando di ridurre i nostri quartieri a zone dormitorio svuotate di ogni socialità e solidarietà popolare”. Una cinquantina le persone presenti per comunicare le prossime iniziative: oltre alla petizione, una manifestazione in programma sabato prossimo che partirà dall’Esselunga di via di Novoli, passerà per via Mariti e si concluderà nella zona di piazza Dalmazia. 

“Qui un parco intitolato alle vittime”

“In questo momento abbiamo due interlocutori - sottolinea Lorenzo Colavecchia, dell'Assemblea 16 febbraio - Esselunga alla quale chiediamo di sospendere i lavori per la realizzazione del centro commerciale e il Comune che deve impegnarsi affinché quest'area sia destinata a parco pubblico intitolata alla memoria delle vittime". Nelle prossime settimane, aggiunge, "se Esselunga non dichiarerà in un arco di tempo ragionevole quali sono le intenzioni su quest'area, lanceremo una campagna di boicottaggio dei loro supermercati”.

La richiesta del parco parte da lontano, come ricorda Antonio Morese, sempre dell’Assemblea 16 febbraio, “dal Comitato dell'ex panificio, che voleva un giardino pubblico in toto, non una piccola macchia verde come quella proposta da Esselunga. Ma tutte le amministrazioni, compresa l'attuale, hanno sempre fatto orecchie da mercante. Dopo un periodo di assuefazione, il quartiere ha riaperto gli occhi: c'è bisogno di un polmone verde aperto al pubblico per la socialità, per interagire e respirare aria pulita, perché da qui fino a Careggi, questa è diventata una valle di cemento”.

Al presidio anche i consiglieri comunali di Sinistra progetto comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, ma anche l’Assemblea 29 giugno che raccoglie i familiari delle vittime della strage di Viareggio del 2009: “Le morti all’Esselunga non hanno niente a che fare né con il caso né con la cattiva sorte e sono distanti anni luce dal cosiddetto errore umano. Condizioni di lavoro, tempi imposti, materiale scadente per risparmiare, turni e ritmi impossibili sono alla base dello sfruttamento e dell’oppressione, sono le vere e uniche cause di simili tragedie”.

Presidio via Mariti 16 marzo

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“No al supermercato, vogliamo un parco pubblico. Pronti a boicottare Esselunga”

FirenzeToday è in caricamento