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Cronaca

Quarantenne perde il posto di lavoro così finge un tentato suicidio

Ha fatto credere alla sua coinquilina di aver assunto un cocktail di farmaci dopo aver perso il lavoro. Dalle analisi si è scoperto che si era inventata tutto

Lunedì notte una donna di 40 anni ha fatto credere alla sua coinquilina, una studentessa di 19anni, di aver ingurgitato un cocktail di farmaci per suicidarsi. In verità non aveva assunto alcun medicinale, ne lei ne il cane della donna, a cui la quarantenne aveva detto di aver somministrato le medesime medicine. Secondo quanto emerso, lo avrebbe fatto in preda allo sconforto, per essere stata licenziata dallo studio medico dove lavorava come assistente.

Trasportata d'urgenza dall'appartamento di Firenze all'ospedale di Santa Maria Nuova, la donna ha affermato di aver perso il lavoro e di aver assunto mezza boccetta di un farmaco antiepilettico e alcuni antidolorifici. Gli esami a cui è stata sottoposta però hanno dato tutti esito negativo, svelando che non aveva assunto alcun mix di medicine. Ha lasciato l'ospedale in mattinata, contro il parere dei medici che volevano sottoporla a una consulenza psichiatrica.
 

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