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Cronaca

Province, mancano 500 milioni: “Con i tagli a rischio servizi e lavoro”

Sit in di Cgil, Cisl e Uil nei capoluoghi della Toscana: “Conseguenze pesantissime per lavoratori e cittadini”

“Le province toscane rischiano il dissesto economico, con conseguenze pesantissime per i lavoratori (sia sul fronte delle retribuzioni che dell’occupazione) e per i servizi offerti ai cittadini (dalla manutenzione delle strade a quella delle scuole), a causa delle risorse insufficienti che il Governo intende stanziare per la loro attività”. Lo denunciano Cgil, Cisl e Uil, che questa mattina sono scesi in piazza in tutta la Toscana con presìdi e iniziative di protesta. A Firenze il sit in si è svolto in via Cavour (nella foto), di fronte alla Prefettura, dove è stata ricevuta una delegazione di lavoratori.

“Il decreto 50 del 2017 - spiegano i sindacati -, doveva essere l'occasione per mettere Province e Città metropolitane nelle condizioni di poter finanziare i servizi fondamentali dopo i numerosi tagli che si sono susseguiti negli ultimi anni, anche alla luce dell'esito del Referendum sulla riforma costituzionale dello scorso 4 dicembre. Ma lo stanziamento di 110 milioni di euro, a fronte dei 650 milioni necessari certificati da SOSE (l'Agenzia del Ministero dell'economia che definisce i fabbisogni standard), comporterà in alcuni casi il protrarsi di situazioni insostenibili sul versante del mantenimento dei servizi e in altri non basterà ad evitare il dissesto degli Enti”. I sindacati chiedono quindi al governo lo stanziamento di maggiori risorse.

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