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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Empoli

Ancora proteste contro il raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo

Domenica 1 ottobre i residenti si ritroveranno a Sant'Andrea

Una passeggiata di protesta per dire no al raddoppio ferroviario Empoli-Granaiolo. È quanto farà domenica 1 ottobre al mattino il comitato dei residenti Per Un Altro Raddoppio che si ritroverà al circolo Arci di Sant'Andrea, frazione di Empoli, per percorrere i luoghi che saranno poi attraversati dalla nuova linea ferroviaria. “La facciamo per sensibilizzare e raccogliere dei fondi per sostenere le spese processuali di cui oggi si fanno carico le famiglie – spiega Dario Mainardi del comitato – è un'opera che farà scempio del territorio, ammazzando le frazioni”. 
 

In attesa che si pronunci il Tar

Nei mesi scorsi i residenti delle frazioni di Brusciana, Molin Nuovo, Sant'Andrea e Fontanella,
zone che saranno attraversate dal raddoppio del tratto ferroviario attualmente a binario unico non elettrificato, avevano tappezzato le loro case con striscioni contro la realizzazione del tratto ferroviario. Poi, il 14 luglio quasi 120 firmatari – ed espropriati – avevano depositato un ricorso al tribunale regionale della Toscana per chiedere di fare un tracciato diverso. “Il 28 settembre ci sarà l'udienza del tribunale amministrativo – spiega Paolo Gaccione, presidente del comitato Per Un Altro Raddoppio – in risposta alla nostra domanda per fare un tracciato alternativo fuori dell'abitato. Facendo il raddoppio tra le case, si arriva ad invadere le abitazioni delle persone, un edificio verrebbe buttato giù dopo Sant'Andrea, poi garage, annessi agricoli... Senza considerare il pericolo bombe d'acqua. Il progetto è stato fatto senza valutazione di impatto ambientale perché sarebbe un'opera di pubblica utilità”. 

Ci sarebbero problemi anche per ambiente e viabilità

Il progetto allo stato attuale, stando al comitato, creerebbe diversi problemi per i cittadini. “Ci sono diverse criticità – sostiene Mainardi – dal rischio idrogeologico a chi perderà la casa. Poi saranno tolti i passaggi a livello, che sono spesso l'unico modo per passare fra le frazioni, e sarebbero sostituiti da barriere architettoniche che farebbero fare poi dei giri infiniti ai cittadini per passare da una frazione all'altra. I pannelli fonoassorbenti andrebbero praticamente a un metro dalle case. Muterà la vita degli abitanti del territorio in un modo devastante. Per abbreviare la tratta di qualche minuto distruggiamo paesi interi. Il raddoppio sarebbe utilissimo ma se fosse pensato in un altro modo, sarebbe di aiuto per tutti. Così è difficile digerirla per chi ne sarà toccato. È un progetto cieco che non prende in considerazione i residenti che purtroppo non stati ascoltati”

La passeggiata

La camminata di protesta partirà alle 9,30 del mattino dal circolo Arci di Sant'Andrea per terminare poi con un pranzo a Molin Nuovo. Vi parteciperà anche l'Assemblea Permanente No Keu. “Questa zona è già stata colpita dal problema keu – spiega Laura Gaggione del comitato No Keu – e ora dal raddoppio ferroviario. Non c'è pace. Per noi questa zona non è un punto su Google Maps ma sono le strade, i boschi, le case che viviamo ogni giorno: è il luogo che conosciamo, che amiamo e per cui siamo disposte ad organizzarci e lottare”.

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