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Cronaca

Insorgono i comitati No Tunnel Tav fiorentini: "Venerdì in piazza con Grillo"

Dopo la voragine apertasi sui cantieri bolognesi della Tav, insorge il comitato di protesta fiorentino. Schierati ingegneri, architetti, urbanisti e ferrovieri ma non mancheranno volti noti come Beppe Grillo

"No Tunnel Tav", comitato contro la realizzazione di un  passaggio sotterraneo tra Campo di Marte e il Centro di Firenze, è insorto dopo un cedimento strutturale sui cantieri dell'Alta Velocità bolognese. Una voragine di 15 metri di diametro si è aperta su uno dei cantieri Astaldi di via Carracci. Per questo il comitato scenderà in piazza della Repubblica fiancheggiato da ingegneri, architetti, urbanisti e ferrovieri. Specialguest? Beppe Grillo. Il Grillo nazionale cercherà di far pesare la sua notorietà affiancandosi ai contestatori per dimostrare, a detta loro, l'assurdità di questo progetto.

Il comitato fa sapere che "alle roboanti dichiarazioni del Presidente della Regione Enrico Rossi e dell'assessore alle infrastrutture Luca Ceccobao perché si faccia informazione sul progetto di sottoattraversamento di Firenze è seguito il solito silenzio.
Le/i cittadine/i del Comitato che si oppongono alla costruzione dell'inutile opera, invece, organizzano un nuovo punto di informazione venerdì prossimo, 12 novembre 2010, dalle ore 17.00, in piazza della Repubblica.


Ci saranno materiali informativi, pannelli dove saranno evidenziati il percorso delle gallerie e gli edifici esposti a rischi, ci saranno tecnici (ingegneri, architetti, urbanisti, ferrovieri) che potranno rispondere alle domande delle persone.

Al momento informativo parteciperanno anche l'attore Saverio Tommasi e il musicista Paolo Pizziolo che rassereneranno l'atmosfera polverosa (o fangosa, visto il tempo di pioggia) della città con le loro brillanti improvvisazioni. Sarà presente anche Beppe Grillo che verrà ad informarsi del progetto TAV fiorentino e a cui sarà chiesto un intervento da microfono; il Comitato si augura che Grillo possa trarre, dalla conoscenza della strampalata opera fiorentina, spunti per far ridere tutta Italia, vista la stramberia di due nuovi binari sotto terra. Speriamo possa anche far aumentare la coscienza di tutti sul fatto che i miliardi buttati in questo folle e inutile manufatto sono solo un furto di risorse pubbliche a favore dei soliti signori del cemento".


CASO BOLOGNA – Sul caso Bologna i No Tunnel Tav: "Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze ha letto con angoscia quanto è accaduto a Bologna, dove una voragine si è aperta a causa dei lavori dell'Alta velocità. Siamo molto felici che il cedimento sia avvenuto lontano dalle abitazioni e che non ci siano state conseguenze per le persone, ma di questo possiamo ringraziare solo il caso, non certamente la perizia dei costruttori.
Questi cedimenti, in opere del genere, hanno un'altissima probabilità di verificarsi, ma non sono preventivabili né nel tempo, né nello spazio.
E' per questo motivo che i lavori nel sottosuolo delle città sono evitati in ogni parte del mondo e realizzati solo quando si prevedono ritorni, in termini di utilità per la città stessa, molto alti.
Invece a Firenze si vuol ancora procedere ad un'opera invasiva, pericolosa e costosa, ma di nessuna utilità per la città e nemmeno per le ferrovie: i treni TAV passano già da Firenze senza alcun problema, non ci sono prospettive credibili di sviluppo del trasporto regionale, esiste comunque un progetto di potenziamento delle linee di superficie tale da dedicare due binari alla sola “Alta Velocità”.
Voler continuare a sostenere la necessità di costruire due tunnel sotto Firenze e una immensa stazione sotterranea completamente scollegata col resto del sistema dei trasporti cittadini non è più solo ridicolo, ma assume aspetti che il Comitato contro il Sottoattraversamento non esita a definire criminali.


Cittadine e cittadini aspettano adesso una dichiarazione dai sostenitori dello scavo sotto la città che giustifichi la loro cieca e tenace adesione al progetto più ridicolo che abbia interessato Firenze in tutta la sua storia millenaria:
Il presidente della Regione Enrico Rossi, l'assessore alle infrastrutture Luca Ceccobao, l'ex assessore Riccardo Conti, adesso coordinatore del settore infrastrutture del PD, che cosa dichiarano? Hanno ancora intenzione di “fare informazione” e tranquillizzare i Fiorentini?
Anche il Ministro Altero Matteoli (che quando parla dei tunnel di Firenze continua a recitare il mantra “presto e bene... presto e bene...”) cosa ci può dire di quanto avvenuto?
Ma pure il Sindaco Matteo Renzi, il “rottamatore della vecchia politica”, sarà bene che, se vuole essere davvero credibile, sia coerente con quanto dichiara e alle parole faccia seguire i fatti: fermi l'opera.
Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV adesso mette tutti gli amministratori davanti alle loro responsabilità: rischi gravissimi esistono, non sono negabili. I sostenitori dei tunnel sono in condizioni di garantire che una voragine come quella di Bologna non si spalanchi sotto un condominio in via Circondaria o in via Mannelli o in viale Lavagnini?
Cittadine e cittadini aspettano fiduciosi una risposta".

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