Oltrarno, protesta contro i mammut: bus deviati, i residenti sfilano sulle strisce | FOTO
Cartelli dei residenti contro le scelte dell'amministrazione comunale che, da un lato punta alla pedonalizzazione di piazza Pitti, dall'altro permette ai turisti di 'girellare' a bordo di colossi a più piani
Oltrarno infuocato contro bus mammut, smog e vibrazioni. Cartelli contro le scelte dell’amministrazione comunale che, da un lato punta alla pedonalizzazione di piazza Pitti, dall’altro permette ai turisti di ‘girellare’ a bordo di colossi a più piani nelle strade come via Romana e via dei Serragli. Nel pomeriggio una cinquantina di residenti, molti dei quali organizzati in comitati cittadini, hanno protestato contro quella che hanno definito un’autostrada per le caravelle che portano i turisti all’ombra del Cupolone. All’ingolfamento dell’arteria di comunicazione si aggiungono anche lo smog e le vibrazioni. Oltre ai limiti di velocità che, affermano io residenti, nessuno rispetterebbe.
Il piano dei residenti, armati di cartelli, gigantografie e fischietti, era simulare il blocco di un bus turistico in piazza San Felice. Ma dopo alcune decine di minuti dall’inizio della manifestazione, tutto era fermo. Poco dopo si è scoperto che l’accesso, lungo via Romana, era stato ridotto al minimo.
La reazione dei residenti è stata quella di partire alla volta di Porta Romana arrivando all’altezza della porta telematica. Una volta arrivati, sentendo che la deviazione di bus e traffico avrebbe sfatto sgonfiare l’effetto protesta, hanno deciso di sfilare sulle strisce pedonali. Una passerella davanti alle auto, un su e giù che ha però avuto il merito lasciar esporre i motivi di dissenso.
La signora arrabbiata vuole il nuovo assessore (VIDEO)
Le motivazioni della protesta (VIDEO)
L'amministrazione non riceve i comitati (VIDEO)
Tra loro anche un architetto, Silvia Angotti, che ha dato dei ragguagli tecnici sul perché i bus non debbano passare di là. “Qui c’è un problema d’urbanistica, la pedonalizzazione non si può fare solo in un parte e insistere sulle altre strade. Noi – spiega l’esperta nonché militante del comitato di via Romana – chiediamo che i bus costeggino le mura e lascino i turisti nei punti d’accesso come Porta Romana e piazza Tasso. Da lì poi possono andare a piedi o con i bussini elettrici”. E ancora: “Inoltre qui abbiamo anche paura. Con tutte le vibrazioni che ci sono con questi bestioni che passano quando l’altro giorno c’è stato il terremoto non ci siamo accorti di nulla”.