Motociclismo, centauri a folli velocità nei centri abitanti: protesta lungo i passi

Un "autodromo" fuori dall’autodromo. Centinaia di moto che affrontano le sinuose curve dei passi dell’Alto Mugello pensando di essere in pista. Cominciando così a costituire un problema per quanti vivono o soggiornano nelle case della montagna toscana che affaccia sulla Romagna. Un problema di sicurezza stradale che riemerge anche alla luce del grave incidente mortale avvenuto due settimane fa nel quale una coppia di centauri ha perso la vita. 

Domani mattina, sabato 5 agosto, si terrà una protesta pacifica a Pietramala, nel comune di Firenzuola, sebbene possa estendersi anche alla Futa in base al numero di adesioni, di un gruppo organizzato su WhatsApp che chiede un motociclismo più sicuro e meno spericolato. Sia in termini di incolumità sia per la quiete di chi risiede lungo i tre passi i tre passi di Giogo, Futa e Raticosa. La protesta sarà a bordo della carreggiata e non mancheranno cartelli del tipo: “Le nostre strade non sono un autodromo”. 

Il gruppo organizzatore, nato in modo spontaneo e che si chiama appunto “Motociclismo in sicurezza”, ovviamente capisce quanto il mototurismo rappresenti linfa per il territorio: “Siamo tutti ben consapevoli di quanto il turismo sia importante per il territorio di Firenzuola e che alla valorizzazione delle nostre risorse contribuiscano anche i motociclisti qualora transitino a una velocità regolare. Ciò non giustifica, però, la tolleranza nei confronti di comportamenti irresponsabili che stanno superando ogni limite di sopportazione. Ci riferiamo alla circolazione ad altissime velocità delle moto sulle nostre strade, sia in quelle di collegamento con altri Comuni che nella viabilità interna ai borghi delle nostre frazioni”.

In concomitanza della protesta verrà effettuata una raccolta firme che poi verranno portate in prefettura. “Questa non è affatto una protesta contro le moto - spiega il consigliere di minoranza Filippo Giordano Allkurt - né tantomeno contro le forze dell’ordine. Chiediamo una cabina di regia in prefettura per contenere il fenomeno con l’installazione di nuovi autovelox”. “Ci sono persone che nei centri abitati hanno paura a uscire di casa perché alcuni motociclisti si sentono padroni di casa”. “La questione delle alte velocità nei centri abitati, peraltro, fu già affrontata in consiglio comunale nel 2022 ma a oggi non se ne sa più nulla”.