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Cronaca

Palazzo Vecchio: protesta degli educatori per disabili sotto il Comune

Ieri pomeriggio presidio degli educatori sotto le mura di Palazzo Vecchio. Gli striscioni: "Basta precariato a tempo indeterminato" e anche 'Educatori contro i tagli'

Si è tenuto ieri pomeriggio il presidio degli educatori e delle educatrici delle cooperative Di Vittorio e Agorà che svolgono assistenza educativa scolastica e domiciliare in appalto per il Comune. Il sit-in di protesta sotto Palazzo Vecchio, promosso da Usb, è stato fatto per chiedere: un'equa retribuzione, certezze sulle scadenze degli appalti e la continuità del servizio senza la sospensione dell’attività in estate e quindi dello stipendio. Esposti alcuni striscioni: "Basta precariato a tempo indeterminato" e anche 'Educatori contro i tagli'.

"Gli appalti in atto sono in scadenza - hanno spiegato i manifestanti - e noi vogliamo certezze sul nostro futuro. E vogliamo che venga riconosciuta la nostra professionalità. Nei mesi estivi noi non veniamo pagati, ma noi vogliamo essere pagati tutto l'anno".

I lavoratori, una cinquantina in tutto, sono poi saliti inComune dove i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi hanno presentato una domanda di attualità. L'assessore all'educazione Rosa Maria Di Giorgi, intervenendo in consiglio comunale, ha sottolineato che "per l'amministrazione comunale i servizi di assistenza all'autonomia e alla comunicazione per gli alunni disabili sono strategici. Nel bilancio di previsione è stato confermato lo stanziamento: 4 milioni di euro che comprendono anche il supporto ai bambini disabili inseriti nel servizio asili nido".

Palazzo Vecchio: protesta degli educatori



"L'assessorato al welfare - ha aggiunto Di Giorgi - è orientato a riattivare il servizio domiciliare, individuato nel progetto 'Charlie Brown', con lo stesso livello di prestazioni. Il servizio è in proroga e verrà tra poco fatto un nuovo bando, unico e centralizzato, che manterrà gli stessi standard e gli stessi importi con l'adeguamento al contratto collettivo delle cooperative sociali. L'investimento - ha spiegato - è di circa 1,7-1,8 milioni di euro su base annuale. Si tratta di un servizio educativo domiciliare, a prevalenza educativo, per il mantenimento e il miglioramento della capacità individuale del soggetto nella componente cognitiva, comportamentale e nei rapporti relazionali. Il servizio riguarda circa 680 ragazzi all'anno".

L'assessore ha assicurato che "il servizio di assistenza scolastica sarà confermato per tutti gli istituti, anche per le scuole secondarie di secondo grado per le quali, in passato, ci sono stati dubbi interpretativi rispetto alle competenze".




 

 

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