Lavoratori della Selex in protesta contro il dietrofront dell'azienda

La bufera sembrava passata per l’azienda di Firenze, gruppo Finmeccanica, Selex Elsag. Ma così non è stato. Per riavviare l’azienda, con 130 dipendenti cassaintegrati da luglio, quest’estate il Cipe aveva stanziato  fondi per la realizzazione di un progetto denominato Tetra, destinato alla Regione Sardegna. Il piano di lavoro pesa sull’azienda, operante nel settore delle telecomunicazioni per polizia e traffico aereo, per circa il 50% del fatturato su cui la stessa Selex ha già anticipato 60 milioni di euro.

Ieri mattina i lavoratori, oltre 400, hanno organizzato un presidio contro l'annullamento dei fondi governativi al progetto Tetra. "Ora dipende da cosa fa il governo - ha affermato Marcello Corti (Fiom-Cgil) - se passa il maxiemendamento con la fiducia o se stralcia l'articolo che cancella la delibera del Cipe. Ma siamo arrabbiati anche con l'azienda: vogliamo vedere come interverranno sul governo, perché loro lo possono fare, e noi li riterremo responsabili al pari del governo di eventuali danni".

"Il Pd al Senato sta cercando con degli emendamenti di evitare quello che è un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori e del Paese", hanno dichiarato in una nota il segretario metropolitano Patrizio Mecacci, che ha partecipato al presidio, e il responsabile regionale per l'economia Ivan Ferrucci, secondo cui "è inaccettabile il progressivo disinvestimento degli insediamenti produttivi in Toscana" da parte di Finmeccanica. Roberto Rizzo, responsabile welfare dell'Idv della Toscana, anch'egli presente al presidio, ha annunciato che il partito si è attivato "sia in Consiglio regionale sia in Commissione Bilancio al Senato, dove abbiamo avviato tutti gli iter emendativi necessari affinché venga mantenuto nel Patto di Stabilità il finanziamento e il sostegno al progetto Tetra".