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Cronaca

Ataf: protesta in maschera dei lavoratori, il 14 marzo sciopero|FOTO

Manifestazione in maschera dei dipendenti Ataf contro la privatizzazione dei servizi. Per l'ultimo giorno di Carnevale ha sfilato in strada anche un carro anti-Renzi

La coppia Renzi-Cetto La Qualunque. Un sindaco-bebé alle prese con un autobus giocattolo. E poi tanti fantocci che sbeffeggiano il primo cittadino di Firenze, tra musica e coriandoli. Uno scherzo? Nient’affatto. Le rappresentanze sindacali di base di Ataf hanno colto l’occasione dell’ultimo giorno di Carnevale per protestare contro la privatizzazione dell’azienda di trasporto pubblico, sfilando in corteo per le strade di Firenze dietro a un carro allegorico, tra gli sguardi incuriositi di passanti e automobilisti.

“L’Ataf non è un balocco”, recita lo striscione appeso su un lato del camion che è partito intorno alle 15 da viale dei Mille, diretto in piazza Stazione. Dietro una settantina di persone tra autisti, lavoratori  e studenti universitari, molti mascherati o con al collo il cartello “Vendesi”. Proprio oggi doveva scadere il termine per la presentazione della manifestazione di interesse per l'acquisto. In altre parole si sarebbe dovuto scoprire quali sono le realtà intenzionate a fare un’offerta per l’azienda fiorentina. La data è però slittata al prossimo 7 marzo, per “semplici e normali motivi burocratici”, si spiega da Ataf.

 

Corteo in maschera dei lavoratori Ataf Gianni Carpini



“Le politiche di Renzi e del personaggio comico di Cetto La Qualunque in fondo sono le stesse – attacca ironicamente Alessandro Nannini, coordinatore della Rsu – ci sono tante chiacchiere, tante parole, ma poco arrosto. Ribadiamo ancora il nostro 'No' alla privatizzazione e continueremo con le nostre manifestazioni. Siamo preoccupati per le ricadute che questa scelta avrà sul servizio e sull’occupazione”. In vista c’è un nuovo sciopero unitario di 24 ore, il settimo dall’inizio della vertenza, in programma mercoledì 14 marzo. Ma non solo. Martedì 6 marzo entreranno in azione i “bus lumaca”: gli autisti rispetteranno alla lettera il codice della strada, con probabili ritardi sulla normale tabella di marcia.

“Palazzo Vecchio sta premendo sull’acceleratore per la privatizzazione isolandosi anche dagli altri soci – dice Massimo Milli, vicecoordinatore della Rsu di Ataf – non hanno guardato in faccia nessuno, hanno evitato il confronto con le parti sociali. Adesso noi chiediamo – continua – che nel bando vero e proprio per la vendita siano messe nero su bianco garanzie per la salvaguardia dell’occupazione, dei salari e criteri normativi certi”.

Corteo lavoratori Ataf contro privatizzazione

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