La protesta delle educatrici al Comune: "Basta appalti negli asili"
Lettera aperta a Palazzo Vecchio dopo che il nido "Il Grillo parlante" è stato dato in gestione ad una cooperativa esterna. Il vicesindaco Giachi: "Il modello funziona e non ci sono risorse sufficienti per cambiare"
"Chiediamo di rivedere la vostra scelta rispetto all'appalto e di procedere invece con l'assunzione di personale mediante scorrimento delle graduatorie". Questo si legge nella lettera aperta che le educatrici della graduatoria del concorso pubblico a tempo indeterminanto rivolgono al sindaco Dario Nardella, alla vice e responsabile scuola Cristina Giachi e all'assessore al personale Federico Gianassi.
Seguire le graduatorie per le assunzioni e rivedere gli appalti negli asili nido, dunque, ai quali si aggiunge quello de Il Grillo parlante, dato in gestione a una cooperativa esterna. Nonostante il turn over negli Enti Locali sia stato sbloccato dal 25% al 75%, mentre quello per gli educatori sia addirittura il 100% grazie alla legge n. 160 di luglio 2016, la posizione di Palazzo Vecchio resta inamovibile.
"Non ci sono le condizioni per cambiare politiche"- ribatte il vicesindaco Cristina Giachi a La Repubblica di Firenze- "Non ci sono margini, non ci sono le risorse sufficienti per cambiare. D'altra parte ilo modello che a funziona e non vedo il motivo per cui si dovrebbe cambiarlo", aggiunge la responsabile istruzione di Palazzo Vecchio.
Intanto, le stesse educatrici in graduatoria del concorso pubblico a tempo indeterminato da luglio 2014 chiedono spiegazioni sulla decisione di continuare ad appaltare, vedendo in questa scelta una decisione politica, una "scelta di precarizzare il lavoro e smantellare il servizio pubblico", riporta un comunicato dell'Unione Sindacale di Base.
"Il modello del Comune di Firenze deve dunque restare quello di una fabbrica di precari, e di privatizzazione selvaggia" -si legge sempre nel comunicato- "Di fronte a questa ennesima conferma, l'USB esprime con forza le proprie linee politiche: restituire dignità a tutti i lavoratori reinternalizzando i servizi e restituire alla cittadinanza un servizio pubblico d'eccellenza."