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Disabili, presidio di protesta sotto la Regione. Giani: “Cambieremo il testo della delibera, torna la dicitura vita indipendente”

Fissato un incontro per la prossima settimana, chiesto anche l’adeguamento degli importi “fermi da oltre dieci anni”

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“La Regione modifichi immediatamente il testo della delibera 1577/2023 reinserendo le parole ‘vita indipendente’ e adegui gli importi fermi da oltre 10 anni”. Protesta con presidio davanti alla sede della giunta in piazza Duomo di quasi un centinaio fra disabili, accompagnatori e caregiver provenienti da mezza Toscana, dalla Versilia alla Valdicornia, promossa dalla associazione Vita Indipendente Onlus 

Hanno chiesto a gran voce di incontrare il presidente Eugenio Giani e sono rimasti lì davanti oltre due ore, fino a quando il governatore non si è liberato, dando alcune rassicurazioni:  “Dobbiamo vederci per fare un ragionamento più tecnico - ha detto - Vi aspetto giovedì 28 qui nella sede della Regione per affrontare nel merito, uno dopo l’altro, i punti che avete sottolineato”. In ogni caso, ha promesso, “Cambieremo la delibera affermando il concetto di vita indipendente nella sua chiarezza”. Una dicitura che non è affatto forma, hanno evidenziato più volte i manifestanti, bensì sostanza. Perché da quella derivano poi determinati diritti. “No all'apartheid dei disabili gravi”, lo striscione srotolato e appeso a Palazzo Strozzi Sacrati.

In mattinata i partecipanti avevano contestato l’assenza dell’assessora Serena Spinelli dovuta andare a Marina di Carrara per lo sbarco dei migranti della Geo Barents dopo aver dato la disponibilità per un incontro.  “È indecoroso - il commento di uno dei manifestanti - Abbiamo fatto uno sforzo estremo per essere qui a manifestare le nostre ragioni, anche la Regione poteva fare uno sforzo per essere qui ad ascoltarle”.

A farlo, in rappresentanza dell’assessorato alle Politiche sociali, la responsabile della segreteria di Spinelli, Sara Nocentini e Alberto Zanobini responsabile di settore investimenti per inclusione e accessibilità. “Vogliamo vedere Giani”, hanno però ribadito più volte con in testa Luca Pampaloni e Alessandro Rizzello, dopo aver ricordato la “promessa” di un incontro entro metà gennaio in seguito alla protesta sempre in piazza Duomo dello scorso dicembre. “Giani aveva detto che dovevamo rivolgerci a lui perché quello della Spinelli è un assessorato senza portafoglio, non può spendere. Perché allora dobbiamo tornare indietro?”. 

Al fianco della protesta anche il candidato sindaco della sinistra fiorentina Dmitrij Palagi. "Sarebbe stata necessaria la presenza del Comune, a partire dall'assessora Sara Funaro, che presiede la Società della Salute di Firenze. Vigileremo affinché la Regione mantenga gli impegni che ha preso", le sue parole.

La delibera contestata 

Nel mirino il provvedimento licenziato lo scorso 18 dicembre con il riparto alle zone distretto del Fondo per la non autosufficienza e delle risorse per il sostegno alla domiciliarità e all’autonomia della persona con disabilità.  “Anche questa è una presa in giro - attacca Vincenza - inutile dire che per noi non cambia niente come fa la Regione, perché sono state tolte le uniche due parole ‘vita indipendente’ che ci garantivano dei diritti”. Questo, è stato ribadito, “significa  negare alle persone con gravi disabilità che necessitano di assistenza personale la possibilità di vivere con un grado di libertà comparabile con quello degli altri e costringerle a morte precoce nelle prigioni Rsa”. Il passaggio contestato è ‘vita autonoma’: “Soddisfa chi può vivere coi soli ausili tecnici; ‘vita indipendente’ è anche per chi non può vivere (muore) senza assistenza personale”. 

Ed ad all’assistenza personale si lega la seconda richiesta, quella di maggiori fondi e con tempistiche certe, “perché dell’assistente personale ne abbiamo bisogno sempre, tutti gli anni”.

A sostenere la protesta anche il Coordinamento toscano delle politiche della disabilità della Cgil che sottolinea il mancato adeguamento degli stanziamenti nonostante un anno fa sia stato firmato il rinnovo del contratto di lavoro per colf e badanti, con un incremento medio del 9,2%. “Nonostante questi aumenti contrattuali e la conseguente necessità per i disabili di riconoscerli ai loro assistenti personali, la Regione ha lasciato invariati gli stanziamenti per il 2024”.

Protesta Vita Indipendente 20 marzo 2024

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