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Cronaca

La rabbia dei dipendenti comunali: "Renzi ci ha preso in giro"

La trattativa tra i lavoratori e l'amministrazione Renzi potrebbe essere arrivata al capolinea. Per la Rsu al fondo 2012 mancherebbero quei 9 milioni promessi dal sindaco

Fumata nera, l’ennesima, e accordo lontanissimo tra i dipendenti del Comune di Firenze e l’amministrazione Renzi. L’incontro tra la Rsu di Palazzo Vecchio e la delegazione di Parte Pubblica è finito con un nulla di fatto. E l’umore dei sindacati è sempre più scuro: “È emerso chiaramente – hanno affermato i rappresentanti dei lavoratori pubblici – che l’atto di indirizzo promosso dalla Giunta sul fondo in data 6 Novembre altro non è stato che una strumentale “chiapparella” elettorale, che non ha avuto alcun seguito applicativo”.

Fu Renzi che, nei giorni turbolenti e vorticosi della campagna elettorale, trovò spazio e tempo per un faccia a faccia con le parti sociali. Allora sembrò che la matassa potesse sbrogliarsi: il sindaco infatti si presentò all’incontro con una delibera di indirizzo fresca di giunta in cui impegnava l’amministrazione a garantire il fondo integrativo 2012 sui livelli di quello concordato nel 2011, circa 26 milioni di euro a fronte di oltre 4mila dipendenti. Poi qualcosa si è inceppato. Oggi i conti alla Rsu non tornano. Alle cifre attese mancherebbero 9 milioni di euro, spicciolo più, spicciolo meno: “Il fondo – continuano – risulta composto ormai quasi unicamente dalle risorse fisse pari a poco più di 17 milioni e riuscirà a malapena con l’aggiunta di qualche risorsa variabile a coprire il pagato per l’anno 2012”.

PRODUTTIVITA’ – Dal 2012 al 2013 il passo è brevissimo, ed è nel ritmo del calendario che si addensano le maggiori preoccupazioni. Diciassette milioni di euro secondo i lavoratori stanno a significare per il 2013 la “cancellazione” dell’istituto della produttività “che riguarda la totalità dei lavoratori dell’Ente, costretti così a subire un ulteriore decurtazione delle loro retribuzioni”.

2013 – “Per il 2013 – sottolineano i sindacati – la situazione si annuncia seria. L’Amministrazione infatti ha proposto la definitiva soppressione delle 4 indennità già bloccate o ridotte dal mese di ottobre, l’adeguamento al ribasso dell’indennità di disagio equiparandola all’indennità di rischio prevista dal CCNL cioè ridotta a solo 30 € mensili, la riduzione pari al 30% delle indennità, e del 10% dell’indennità delle P.O.”

MAIL – A tutto questo si è aggiunta una mail che ieri, dopo aver fatto il giro dei pc dei dipendenti comunali, a creato scompiglio, fraintendimenti e qualche preoccupazione: “Ci è arrivata – racconta Stefano Cecchi, dell’USB – una strana mail che recita testualmente: ‘Gentili colleghi, come da circolare n.1 del 9 gennaio 2012, si conferma che gli emolumenti relativi al mese di dicembre c.a. verranno erogati il giorno 18 dicembre cordiali saluti’. Una cosa molto sibillina, che dice e non dice, insomma come mai l’Amministrazione si è sentita in dovere di inviare una simile email? Non saremmo mica prossimi a qualche altra grande città?”

PROTESTA – La vicenda continua in sostanza a trascinare con sé quintali di malcontento e la ferita tra datore di lavoro e dipendenti appare sempre più profonda. Ed è in quest’ottica, quella da muro contro muro, che lunedì prossimo, durante l’ultimo Consiglio comunale dell’anno, i lavoratori comunali metteranno in piedi un presidio di protesta in piazza della Signoria. “Saremo rumorosi, civili, ma inflessibili a difesa delle nostre retribuzioni e delle nostre condizioni di lavoro”.

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