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Cronaca

Strage di Viareggio, via al processo di appello: 32 morti, ma per alcuni reati c'è la prescrizione

Il via a Firenze, presenti i parenti delle vittime

Il processo d'appello per la strage di Viareggio è iniziato questa mattina a Firenze, al Palazzo di Giustizia di Novoli. Prima di entrare in aula, i parenti delle vittime hanno esposto un grande striscione con tutti i volti dei 32 morti di quel terribile 29 giugno 2009, con l'esplosione causata dal gpl fuoriuscito da un vagone cisterna deragliato alla stazione.

In primo grado il tribunale di Lucca, nel gennaio 2017, ha condannato a vario titolo 23 imputati. Tra i condannati Mauro Moretti a 7 anni come amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana e Michele Mario Elia (successore al vertice dell'azienda) a 7 anni e mezzo.

I reati contestati a vario titolo sono disastro ferroviario, omicidio colposo, incendio colposo, lesioni plurime. I reati di incendio colposo e lesioni colpose però andranno a breve in prescrizione (cioè di fatto non saranno più perseguibili).

Come è possibile accettare che simili reati possano essere prescritti? Le vittime sono morte bruciate”, dice il presidente dell'associazione dei parenti delle vittime Il Mondo che Vorrei onlus Marco Piagentini, che nella strage ha perso la moglie e due figli e che chiede agli imputati di rinunciare alla prescrizione.

Tra gli altri, era presente il consigliere regionale del Pd Stefano Baccelli, delegato da Enrico Rossi, presidente della Regione, che si era costituita parte civile nel procedimento di primo grado.

“Siamo sempre stati e continuiamo ad essere a fianco dei familiari delle vittime. Essere qui - scrive in una nota Baccelli -, è un dovere irrinunciabile perché tutti quanti aspettiamo da quella maledetta notte verità e giustizia per Viareggio”.

“Vicinanza e solidarietà” ai familiari delle vittime è stata espressa anche dalla deputata del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione giustizia della Camera Giulia Sarti.

“È intollerabile che alcuni imputati possano cavarsela con la prescrizione. I familiari hanno denunciato il rischio di prescrizione del reato di incendio colposo e hanno ragione. Per evitare che in futuro si possa ripetere questa vergogna - ha detto Sarti -, stiamo riscrivendo le norme affinché dopo la sentenza di primo grado nessun reato possa più essere a rischio prescrizione”. Il processo proseguirà nei prossimi mesi, si prevedono numerose udienze.

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