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Cronaca

Processi civili caricati sulla tessera sanitaria. Toscana prima al mondo

Da oggi tutti coloro che hanno attivato la tessera sanitaria potranno accedere ai propri atti processuali comodamente seduti da casa. La Toscana è la prima nel mondo

La Carta sanitaria elettronica si arricchisce di uno strumento in più. Da oggi sarà possibile sfruttare la tessera corredata da un servizio aggiuntivo. Non si tratta di ricette mediche, prenotazioni specialistiche o nessuna delle infinite peculiarità che gravitano attorno al pianeta sanità. Tutt’altro, molto più lontano: grazie al chip della tessera sarà possibile consultare il proprio fascicolo giudiziario. Direttamente da casa, online. Qualche click di mouse, ed il gioco è fatto; qualsiasi cittadino toscano, che stia affrontando un procedimento civile, potrà seguire in tempo reale l’iter dei fascicoli di suo interesse. Civile, non penale, questa per adesso è la prerogativa principale della nuova frontiera della carta. A fianco di questa c’è un'altra caratteristica imprescindibile dell’iniziativa: solo una volta attivato il chip della tessera sarà possibile accedere alla nuova specifica. Per farlo basta rivolgersi a qualsiasi sportello dalla Asl competente. Per adesso in Toscana poco meno di un milione di cittadini hanno attivato la carta (per la precisione 964mila). “Il servizio – ha affermato in mattinata il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi –permetterà di risparmiare tempo e denaro e renderà più scorrevole la giustizia civile, un elemento questo fondamentale non solo per il singolo cittadino ma anche per la competitività economica del territorio”. Risparmio di tempo e di denaro. Tradotto, ogni cittadino che sceglierà la via telematica potrà consultare la copia del proprio atto giudiziario gratuitamente, senza l’esborso dell’imposta di bollo. Attenzione però, la consultazione non avrà valore legale; in sede giudiziaria rimangono validi solo gli atti forniti dalla cancelleria del tribunale.

COME FUNZIONA – La carta sostanzialmente si utilizza come una smart card. Al momento della attivazione della tessera, che la Regione ha già provveduto a far recapitare ad ogni singolo cittadino, verrà fornito a chi lo richiederà un lettore della tessera al costo di 4,20 euro. Una volta collegato il lettore al computer, l’interessato sarà in grado non solo di sfogliare i dati sanitari personali, ma anche gli atti giudiziari che lo riguardano. Un progetto che alla Regione è costato 400mila euro ed è frutto della cooperazione con la Corte d’Appello di Firenze, all’interno di un percorso di collaborazione sancito nel 1998. “Lo strumento gioverà innanzi tutto ai cittadini – ha commentato il presidente della Corte d’Appello di Firenze, Fabio Massimo Draco – perché è un metodo molto semplice per ottenere informazioni sui processi in corso di ogni cittadino. Per adesso la cosa riguarda il settore civile, in futuro speriamo possa essere esteso anche al penale. Con questo procedimento si salteranno molte fasi burocratiche ed amministrative, che spesso rappresentano un ostacolo insormontabile per coloro che possono spostarsi male in ambito cittadino e che invece da casa potranno assumere le informazioni di cui necessitano”.  Semplificazione, in sostanza, e la possibilità di consultare atti in prima persona, senza “rivolgersi ad un professionista per assumere informazioni banali sui processi in corso” come sottolinea il presidente Draco. Giulio De Simone, consigliere della Corte d’Appello di Firenze, uno dei padri della rivoluzione telematica, ha sottolineato come “questa nuova procedura sia non solo un unicum in Italia ma anche nel mondo”. La Toscana è la prima regione sul globo che metterà in campo questo particolare e delicato sistema di acquisizione dati. Delicato, sensibile, su un fronte soprattutto: la questione privacy. “Ciascun cittadino toscano – ha subito sottolineato de Simone – potrà consultare esclusivamente i dati che lo riguardano, solo i propri atti, con riservatezza massima e accurata protezione della privacy del soggetto”.

TEMPI DEL PROCESSOIl sistema tuttavia non inciderà sulle lungaggini processuali, a volte snervanti, economicamente penalizzanti e su cui l’Europa più di una volta ha messo gli occhi richiamando il Paese ad allinearsi ai tempi medi dell’Unione. Qualche beneficio tuttavia potrebbe consentirlo, anche se di poco, pochissimo. “Questo sistema – ha dichiarato Draco – non è stato studiato per incidere sulla durata dei processi ma sul lavoro amministrativo delle cancellerie, consentendo agli operatori di svolgere il loro lavoro in tempi minori”.
 

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