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Cronaca

Privatizzazione Ataf, critico il bilancio dei sindacati: "Dopo un anno solo tagli"

La Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri contesta il passaggio di proprietà: "Nessuna idea illuministica, solo un drastico taglio di dipendenti"

Polemiche dalla Faisa Cisal (Federazione Autonoma Italiana Sindacale Autoferrotranvieri) riguardo le conseguenze dell'ingresso di BusItalia in Ataf. “Trascorso ormai un anno dall'ingresso in Ataf di BusItalia, riteniamo doveroso esprimere tutte le nostre più convinte e riflettute perplessità, perché ci pare proprio non abbia brillato per idee illuministiche. L'unica cosa che abbiamo notato è stato il drastico calo del numero dei dipendenti che da 1250 sono passati ad appena 1120''. Scrive, in una nota la Federazione Sindacale Faisa Cisal.

''Abbiamo constatato che alcuni nostri colleghi, non sappiamo quanto convintamente, hanno lasciato l'azienda con le lacrime agli occhi e, ciò ci lascia presumere che più che di un esodo volontario, si sia trattato di un'uscita 'spintanea'''. Il sindacato esprime preoccupazione per la mancata presentazione da parte di Ataf di un piano industriale e di garanzie sulla definizione degli organici e quanti lavoratori passeranno a Cap e annuncia che ''se nei prossimi giorni non avremo un piano industriale vero e completo, non esiteremo a chiedere alle altre organizzazioni sindacali un incontro nel quale concordare posizioni unitarie ma ultimative''.

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