rotate-mobile
Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Privatizzazione Ataf: approvata la delibera, caos a Palazzo Vecchio

Il consiglio comunale di Firenze ha approvato la delibera per inserire Ataf nel bando pubblico regionale. Caos e grida dei dipendenti all'interno di Palazzo Vecchio

Presenti 43, favorevoli 30, contrari 10, astenuti 1, non votanti 2. Cosa conta in questa partita tuttavia sono i 30 favorevoli. Sì perché quest’oggi il Consiglio comunale di Palazzo Vecchio ha dato il via libera alla delibera che avvia Ataf verso la privatizzazione dei servizi. La discussione, durata ben 5 ore, ha avuto nel suo epilogo l’esito più scontato. Anzi, il voto verso la nuova ridefinizione aziendale è stata appoggiata in blocco anche dal terzo polo, Fli più Udc, e dalla Lega Nord. Il voto favorevole della delibera sancisce la fine di un percorso durato quasi un anno; non ci sono sorprese, il progetto di ridefinizione è rimasto intonso: Ataf ‘spezzata’ in due pezzi, da una parte le mura, le strutture, i rimessaggi, i depositi e le paline, che rimarranno in mani pubbliche; dall’altra il servizio, gli autobus e gli autisti che traslocheranno in mano dei privati. In questo progetto non solo rientra il servizio su gomma, ma anche le quote in possesso ad Ataf all’interno di Gest, quel 49% delle quote della Linea 1 della tramvia. VIDEO DELLA PROTESTA

Poco importa che nella delibera c’è un accenno alla partecipazione regionale, poco importa sull’economia dell’intera vicenda. Anche perché si tratta di un vero e proprio accenno, una toccata e fuga. Questa seconda partita più che nei banchi del Salone dei Duecento continuerà a ruotare attorno ai tavoli che si imbastiranno tra Palazzo Vecchio e Palazzo Strozzi Sacrati, in sostanza tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi ed il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Per questo al momento del voto, un istante dopo il via libera dell’aula alla privatizzazione, una trentina di lavoratori dell’Ataf che fino ad allora avevano seguito i lavori seduti e poco rumorosi si sono alzati ed hanno esploso tutta la loro rabbia. Urla, grida, molto contro Renzi, altre contro chi ha speso il proprio voto favorevolmente alla rivoluzione del Tpl fiorentino. “Vergognatevi”, “Buffoni”, mentre nel salone venivano lanciati dei volantini: “Lo sapevate che….Ataf possiede 400 autobus che hanno un valore di 30 milioni…..ma Renzi vende l’azienda ai francesi per 8 milioni”. La furia dei dipendenti, tra cui parte della Rsu, non si placa. Sono dovuti intervenire i vigili per farli allontanare dalla area riservata pubblico; a qualcuno addirittura sono stati presi i documenti, poi riconsegnati una volta fuoriusciti dalla sala del Consiglio. “Non ci fermerete” hanno gridato uscendo gli autisti. “Questa non è la fine – ha dichiarato il coordinatore della Rsu Ataf Alessandro Nannini – questo voto non ci fermerà. Continueremo a protestare. Adesso siamo sotto franchigia ma continueremo a protestare e a manifestare ed a scendere in piazza tutte le volte che ci sarà da denunciare questa amministrazione. Se oggi pensano di aver chiuso la partita con i lavoratori si sbagliano di grosso. In Val di Susa ci stanno insegnando come si continuano le proteste e le manifestazioni”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Privatizzazione Ataf: approvata la delibera, caos a Palazzo Vecchio

FirenzeToday è in caricamento