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Cronaca Centro Storico / Piazza della Signoria

Primo maggio: tutti i musei fiorentini aperti

Si segnala che per il 1°maggio è stato indetto uno sciopero

Domani, Primo maggio, il museo di Palazzo Vecchio sarà regolarmente aperto con l’orario estivo, dalle 9 alle 23. Aperta anche la Torre di Arnolfo che svetta sulla città con i suoi 95 metri di altezza, costituendo uno dei suoi inconfondibili simboli e punti di riferimento. Tra i musei civici saranno visitabili anche il Museo Novecento, con orario 11-20, e la Basilica di Santa Maria Novella, dalle 9 alle 19. 

Si ricorda che da quest'anno il 1° maggio i musei statali saranno aperti. Attenzione però, perché è stato proclamato uno sciopero: per cui la Galleria dell'Accademia garantirà solo l'apertura dalle 8:15 alle 13:30, la Galleria degli Uffizi dalle 13:15 alle 19, mentre per i musei di Palazzo Pitti non sono ancora noti gli orari.

Visitabili anche:

Cappelle Medicee
Museo di San Marco
Cenacolo di San Salvi
Cenacolo di Sant'Apollonia
Bargello
Museo Archeologico
Cenacolo del Ghirlandaio o il Museo di Orsanmichele

Sono aperti anche i musei comunali (tranne il Museo Stefano Bardini, la Fondazione Romano, la Cappella Brancacci e il Museo Gino Bartali), in particolare Palazzo Vecchio è aperto fino alle 23, Palazzo Medici Riccardi (chiuso solo il mercoledì) tutte le chiese e le Ville Medicee nei dintorni di Firenze (Villa Petraia, Giardino di Villa di Castello, Villa di Poggio a Caiano, Villa di Cerreto Guidi).

Palazzo Strozzi resterà aperto e sarà possibili visitare le sue mostre: Nascita di una nazione e The Florence Experiment.

Il Parco Mediceo di Pratolino vi accoglierà da venerdì 27 aprile a domenica 29, e anche il 1° maggio, dalle 10 alle 20.

Qui potete consultare gli orari dei musei aperti il 30 aprile e il 1 maggio.

Se volete evitare le code ed avere l'accesso garantito per salire sulla Cupola è consigliata la prenotazione ai musei.

Al Museo Novecento dal 21 aprile è in corso la mostra ‘Il disegno dello scultore’, ideata da Sergio Risaliti e curata da Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli (aperta fino al 12 luglio). Vi sono esposte opere grafiche di Adolfo Wildt, Jacques Lipchitz, David Smith, Louise Bourgeois, Luciano Fabro, Rebecca Horn e Rachel Whiteread. Sempre il 21 aprile hanno preso il via anche ‘Paradigma. Il Tavolo dell'architetto’ (fino 21 giugno), curato da Laura Andreini (protagonista il neo direttore del Padiglione italiano alla prossima Biennale di Architettura, Mario Cucinella), e la prima mostra italiana dell'artista tedesca Ulla von Brandenburg, ‘Di un sole dorato’ (fino al 21 giugno), curata da Lorenzo Bruni. Nello stesso tempo sono iniziati la rassegna video ‘Il corpo è un indumento sacro’, ideata da Beatrice Bulgari e curata da Paola Ugolini (fino al 20 settembre), e il progetto ‘The Wall’, di Marco Bazzini (fino al 21 giugno). Marco Bagnoli, Paolo Masi, Maurizio Nannucci e Remo Salvadori danno invece vita a ‘Grafts’. In facciata si trova un’opera di Remo Salvadori, posizionata tra le due finestre sovrastanti l’entrata principale. Al centro del chiostro ‘Araba Fenice’, lavoro di Marco Bagnoli. Sempre nel chiostro Paolo Masi ha realizzato ‘Invaders’. Chiude il cerchio Maurizio Nannucci con la sua installazione al neon “Everything might be different”. Per interventi al secondo piano del museo, la collezione permanente non sarà accessibile al pubblico fino al 25 maggio prossimo.

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