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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Bagno a Ripoli

Villa Mondeggi, presidio in via Cavour: “No a vendita e speculazione” / FOTO

L'immensa tenuta agricola nell'incuria fino al 2013, poi l'occupazione cittadina e il rilancio

"No alla vendita della Villa e della tenuta agricola di Mondeggi". Oltre cinquanta persone ieri in presidio in via Cavour, di fronte alla sede della Città metropolitana, per chiedere che la 'Fattoria senza padroni', come si legge sui cartelli stradali che dopo Grassina indicano la strada per arrivare ai 200 ettari di terreni, uliveti, vigne e orti, “non finisca in mano alla speculazione”.

I terreni, nel comune di Bagno a Ripoli, tra le località Capannuccia e Lappeggi, sono curati e coltivati, con gran parte dei 13mila ulivi ripuliti e potati regolarmente. Sono stati risistemati gli orti, ortaggi e frutta arrivano anche in alcuni mercatini fiorentini a chilometro zero, c'è un laboratorio di erboristeria, uno di birrificazione, una scuola contadina gratuita.

Ma non è sempre stato. Le grande tenuta, che comprende alcune case e una villa rinascimentale, è di proprietà della Città Metropolitana, che l'ha ereditata dalla Provincia. Quest'ultima l'ha gestita per anni tramite l'Azienda Agraria Mondeggi Lappeggi Srl, messa in liquidazione nel 2009 con debiti per oltre 1,5 milioni di euro.

“Da quel momento la tenuta è stata di fatto abbandonata, finendo nell'incuria. Nel 2013 abbiamo iniziato a riprendercene cura, eravamo alcune decine di persone. Ora intorno all'esperienza di recupero gravitano oltre 300 persone”, spiega Giovanni Magnolfi, 70 anni, ex imprenditore tessile a Prato.

I partecipanti all'occupazione (circa una ventina vivono stabilmente nella tenuta) si sono messi al lavoro per risistemare tutto: ulivi, vigne, orti, oltre alla parziale ristrutturazione di due case. "Gli ulivi, ad esempio, sono divisi in particelle da 35/40 piante: ognuno cura la sua particella fino alla produzione annuale dell'olio", prosegue Giovanni. E' nata così in questi anni l'esperienza di 'Mondeggi Bene Comune', l'assemblea che gestisce la tenuta.

“La Città metropolitana rifiuta di incontrarci, non ci considera un interlocutore ma solo un'occupazione illegale”, aggiunge Alessio, un altro partecipante al presidio. La proprietà è già stata messa all'asta in passato, senza che si presentasse alcun acquirente. La Città metropolitana è però fortemente intenzionata a vendere e ieri era l'ultimo giorno per presentare eventuali 'manifestazioni di interesse'. Poi verrà stilato un altro bando per la vendita.

“Verrà fatto su misura in base alle 'offerte' ricevute - commenta Alessio -. Ma Mondeggi è diventata un bene comune. Non vogliamo che sia consegnata alla speculazione e trasformata in residence con piscine, che niente hanno a che fare con le attività contadine. Chiediamo di riconoscere l'uso sociale delle attività svolte e la gestione di Mondeggi per i prossimi 30 anni a titolo gratuito”. In passato gli abitanti della zona si sono mobilitati contro la prospettiva della privatizzazione, vedremo come andrà a finire questa volta.

FOTO - Presidio in via Cavour contro la vendita di Villa Mondeggi

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