Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Questa mattina CasaPound Italia Firenze ha organizzato un presidio davanti all'ingresso della Manifattura Tabacchi per protestare contro lo stato di abbandono in cui la struttura versa da oltre un decennio e per sensibilizzare la popolazione sui diversi utilizzi a cui, invece, potrebbero essere destinata.

"Si tratta di un edificio", dichiara Saverio Di Giulio Responsabile Provinciale di CasaPound Firenze, "che unisce pregi architettonici e funzionalità nel cuore di Firenze  e che si trova colpevolmente in stato di abbandono in attesa di una destinazione che nessuno ha coraggio di decidere. Eppure ha la qualità di unire tradizione e modernità ed avrebbe potuto essere utilizzato per il tanto sbandierato, ma mai realizzato, museo d’arte moderna, invece di gettare al vento decine di milioni di euro in faraonici e irrealizzabili progetti di recupero del Meccanotessile a Rifredi".

"La Manifattura è ancora in mano pubblica", prosegue Di Giulio, "infatti è di proprietà di una società controllata dal Ministero dell’Ambiente, che non riesce a dismetterla perché le uniche offerte sono giunte da società che vorrebbero convertire l’intero edificio nell’ennesimo centro commerciale non previsto, fortunatamente, dal piano regolatore del comune di Firenze.  Ma oltre che la destinazione museale, il Comune potrebbe anche considerare l’ipotesi di destinare quegli spazi ad attività produttive e fieristiche, ristrutturando gli spazi interni e mettendoli a disposizione di giovani imprenditori che potrebbero, in tal modo, trovare una sede per la propria attività a basso costo e prestigiosa. Così il Comune darebbe una grossa mano ad una categoria imprenditoriale molto penalizzata dall’attuale crisi economica".

"E invece", conclude il responsabile di CPI Firenze, "la Manifattura è lì, abbandonata a se stessa, come l’ennesimo monumento all’incuria insieme al cinema Apollo, al Meccanotessile, al convento di Sant’Apollonia e a tantissimi altri spazi che potrebbero essere utilizzati sia per dare una casa ai cittadini sia per aiutare le imprese. E siamo sicuri che ai suddetti spazi andranno ad aggiungersi anche gli edifici che si sono liberati in centro e nella prima periferia con l'apertura del nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli. Temiamo che anche quelle decine di migliaia di metri quadri a disposizione resteranno a prendere la polvere in attesa della solita svendita ai palazzinari. Invece di dismettere il patrimonio immobiliare il Comune dovrebbe pensare a gestire meglio i fabbricati di sua proprietà".