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Cronaca

Precedenza su AV, musica nelle orecchie dei pendolari toscani

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Finalmente una chiara presa di posizione del governatore Enrico Rossi. Le parole: "Il diritto di precedenza dei treni pendolari sui convogli AV lo stabilisce il contratto nazionale con Rfi. I pendolari hanno diritto ad arrivare in orario" suonano come musica nelle orecchie dei 250mila pendolari toscani che ogni giorno prendono il treno.

La precedenza sui treni AV, tutti i Comitati della Toscana la chiedono da diversi anni. Non per uno sgarbo verso i viaggiatori dei Frecciarossa o Italo, ma semplicemente per arrivare puntuali al lavoro, a scuola e all'università. Infatti, a causa dei quotidiani ritardi per le precedenze ai treni AV, i pendolari, oltre a perdere le coincidenze a Firenze Campo Marte e Firenze Rifredi, sono costretti a chiedere giornate di permesso e di ferie e a subire sanzioni dai propri dirigenti e datori di lavoro.

Questo diritto di precedenza, i Comitati lo hanno chiesto sia durante le convocazioni alla Commissione Trasporti della Regione Toscana e agli incontri con l'ex assessore regionale ai Trasporti, Luca Ceccobao, che con l'odierno assessore, Vincenzo Ceccarelli, più aperto e sensibile ai bisogni e ai problemi del pendolarismo.

I Comitati dei pendolari della Val di Chiana e di Arezzo appoggiano le posizioni del presidente Rossi e sperano che, avendo sperimentato egli stesso il trasporto ferroviario regionale, le sue parole non siano propaganda per la scadenza elettorale della primavera 2015, ma si trasformino in azioni concrete.

7 agosto 2014

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