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Cronaca

Prato, dopo le proteste il prefetto cambia idea: il corteo di Forza Nuova ridotto a presidio

Prevista una contro manifestazione antifascista, alla quale ha aderito anche il sindaco di Firenze Dario Nardella

Dopo le forti proteste dei giorni scorsi, il prefetto di Prato Rosalba Scialla ha cambiato idea: non più manifestazione ma solo presidio per per Forza Nuova.

Il movimento di estrema destra aveva annunciato il corteo per oggi, 23 marzo, anniversario della nascita dei 'fasci da combattimento' (il futuro partito fascista), con la motivazione ufficiale che sarebbe stato un corteo “contro l'immigrazione”.

Fino a ieri sembrava che la manifestazione, nonostante le crescenti proteste, fosse confermata. Poi all'ultimo momento il prefetto Scialla ha cambiato idea: no al corteo, sì ad un presidio in piazza del Mercato Nuovo.

Resta confermata la contromanifestazione indetta da decine di sigle, tra cui Anpi e sindacati, per protestare contro il raduno del movimento di estrema destra.

Prato oggi sarà una città blindata, con almeno 300 agenti schierati. Alla contromanifestazione ha aderito anche il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Svastica e minacce alla sede Anpi di Prato

“Andiamo a Prato per difendere l'Italia, la Costituzione e io come esponente politico aderisco con piena convinzione alla manifestazione. Chiunque svolga un ruolo pubblico e istituzionale, dal presidente della Repubblica, ai ministri, ai sindaci, deve prestare giuramento e fedeltà alla Carta. Costituzione che non è una margherita, dove si possono prendere i petali che si vogliono, ma va presa tutta insieme. Va attuata quando parla di scuola, di economia, di diritti, di doveri e anche quando parla del principio dell'antifascismo che è alla base del modello democratico e libero del Paese”, ha detto Nardella.

Proteste contro il 'sì' a Forza Nuova: "Decisione che indigna"

Fortemente contrario all'autorizzazione concessa dalla prefettura il sindaco di Prato, Matteo Biffoni. “La città scenderà in piazza pacificamente per dimostrare il valore della temperanza e della democrazia al confronto con le assurde nostalgie di una sparuta minoranza. Voglio dire a questi nostalgici delle epoche più buie della nostra storia che non ci lasceremo distrarre dai loro slogan. Prato guarda avanti e guarda al futuro, che lo vogliano o meno. Questi personaggi occuperanno forse il tempo di una mezza giornata e qualche articolo di giornale, poi torneranno da dove sono venuti: il passato. E là rimarranno”, ha scritto Biffoni sui social nei giorni scorsi.

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